Si scatena il dibattito tra Beppe Grillo e Matteo Renzi. All’attacco del primo «Ho proposto un referendum per la zona euro. Voglio che il popolo italiano si esprima. Il popolo è d’accordo? C’è un piano B? Bisogna uscire o no dall’Europa», ribatte l’ex premier «Oggi Grillo torna al referendum sull’euro. Da quando ha capito che non andranno a Palazzo Chigi ha ripreso con insulti e follie. Sono orgoglioso di aver contribuito, con tanti amici, a evitare l’accordo con il Pd e M5S. La coerenza vale più delle poltrone».
Oggi Grillo torna al referendum sull'Euro. Grida al colpo di Stato. Da quando ha capito che non andranno a Palazzo Chigi ha ripreso con insulti e follie. Sono orgoglioso di aver contribuito, con tanti amici, a evitare accordo @pdnetwork e M5S. La coerenza vale più delle poltrone
— Matteo Renzi (@matteorenzi) May 4, 2018
«Tutti i trattati che sono stati firmati erano giusti, ma sono stati deformati dai regolamenti. In seno al Movimento 5 Stelle abbiamo riflettuto su 7 punti come il Patto di bilancio europeo, l’eurobond, l’euro-obbligazione o la condivisione del debito – argomenta Grillo-. Se siamo un’unione di paesi, dobbiamo condividere. Perché ci sono due economie, quella del nord e quella del sud. E noi, gli italiani, siamo nel sud».
«Oggi siamo nella post-democrazia. C’è stato un colpo di Stato al contrario. Hanno utilizzato la democrazia per distruggerla – dice Beppe Grillo -. In realtà, a causa di una legge elettorale, ci siamo ritrovati, già lo sapevamo, in un’impasse. La legge è stata decisa a tavolino per impedirci di governare. Allora, cos’è la democrazia? Non lo so, ma la democrazia dovrebbe consentire a chi prende più voti di governare».
«Penso che la riflessione di Renzi sia superficiale e sbagliata. Proprio il fatto che Grillo e 5 Stelle tornino, fallita una prospettiva di governo e avvicinandosi le elezioni, ai toni populisti e estremisti, dimostra che avremmo dovuto accettare la sfida di un dialogo proprio per portarli a rapportarsi con la realtà di una azione di governo reale che non si affronta con grida e slogan». Così Dario Franceschini critica la posizione espressa dall’ex premier, Matteo Renzi, contro M5S. (al)