Stadio di proprietà, tra impianti già in uso e idee pronte a diventare realtà – parte 2

Il modello di riferimento non può che essere quello della Premier League. Stadi belli, comodi, sempre pieni di tifosi in grado di portare nelle casse delle società milioni di euro ogni anno. Soprattutto stadi di proprietà. Ecco il dettaglio fondamentale, in grado di trasformare un impianto sportivo in una soluzione attiva 7 giorni su 7. Per diventare qualcosa di più del classico tempio pagano in cui adorare le proprie divinità calcistiche.

Un articolo del Sole 24 Ore, a firma di Marco Bellinazzo, riporta i dati dell’ Annual Review of football finance di Deloitte. Un’istantanea dello stato di salute delle cinque principali leghe europee: Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue1. L’Inghilterra fa meglio di tutti per i ricavi legati alle gare di campionato, attestandosi sulla mostruosa cifra di 831 milioni di euro nella stagione 2015/2016. Capienza media degli stadi al 96%. Sembra fantascienza per il nostro calcio. Nella stessa stagione, i ricavi da stadio dei nostri club si sono fermati in totale ad appena 203 milioni di euro. Impianti vecchi, scarsa manutenzione e poco spettacolo in campo. Con il risultato, spesso, di desolanti immagini di stadi mezzi vuoti.

Oltre alle società che hanno già il proprio stadio di proprietà, in Italia non mancano progetti già definiti. Roma, Pescara e Atalanta hanno, per esempio, già una data fissata per l’esordio nella loro nuova casa.

ROMA

L’ultimo via libera è arrivato all’inizio di dicembre, per la soddisfazione di tutti. La Roma, il Comune, la Regione e il Ministro dello sport. Lo stadio della Roma si farà a Tor di Valle e c’è anche una data fissata per la sua inaugurazione. Se tutto andrà come da programma, i giallorossi giocheranno la prima partita nel nuovo impianto all’inizio della stagione 2020-2021. L’impianto dovrebbe prevedere 52.500 posti a sedere che possono arrivare fino a 60mila in particolari occasioni, come si legge sul sito ufficiale del club.

L’investimento per lo stadio dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 milioni di euro. Accanto all’impianto dovrebbe sorgere anche il nuovo centro di allenamento della Roma. Finalmente sembra potersi realizzare quello che è stato da sempre l’obiettivo del presidente americano della Roma James Pallotta, che in più di un’occasione aveva definito questo progetto essenziale per la sua permanenza in Italia.

ATALANTA

I risultati sul campo fanno sorridere l’Atalanta, ma ora la famiglia Percassi, proprietaria del club, vuole fare un ulteriore salto di qualità con lo stadio di proprietà. L’8 agosto il club ha rilevato l’Atleti Azzurri d’Italia dal Comune di Bergamo per 8,6 milioni di euro. Il 10 novembre, poi, è stato il momento della presentazione del progetto per ammodernare e migliorare lo storico impianto, inaugurato nel 1928.

I lavori inizieranno già al termine di questo campionato e prevedono diverse modifiche: le curve verranno abbattute e ricostruite, annullando la distanza dal campo. Tutte le tribune saranno coperte, per un totale di 24mila posti a sedere. La scadenza è fissata per il 2020.

PESCARA

In Serie B il Frosinone ha già iniziato a giocare nel proprio stadio di proprietà, la prossima società a seguirne l’esempio potrebbe essere il Pescara. Il 1 dicembre è stato il giorno della presentazione del progetto per il nuovo impianto della società abruzzese. La scadenza è fissata tra il 2020 e il 2021.

I dettagli del progetto hanno svelato una capienza prevista di 20.700 posti tutti a sedere e tutti al coperto. Distanza dal campo praticamente nulla e visibilità ideale da ogni seggiolino. I costi si dovrebbero aggirare intorno ai 75 milioni di euro, tutti a carico di soggetti privati.

Sullo sfondo si muovono anche Sampdoria e Cagliari. I blucerchiati, per bocca del presidente Ferrero, hanno annunciato la volontà di acquistare entro pochi mesi lo stadio Ferraris dal Comune di Genova insieme al Genoa di Preziosi. A quel punto le società lavorerebbero insieme per migliorare e ammodernare l’impianto più inglese di tutta la nostra Serie A. Il Cagliari, invece, ha selezionato i tre progetti ritenuti più validi per la realizzazione del nuovo impianto che sorgerà al posto dello storico Sant’Elia. Il prossimo passaggio sarà quello della presentazione da parte dei tre soggetti scelti (J+S e One Works, Sportium e Tractebel) dei concept per lo stadio. Il termine è il 12 febbraio 2018. Il sogno del club sarebbe quello di poter giocare nel nuovo impianto entro il 2020, nel centenario della fondazione del Cagliari.

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