Gli sci sotto i piedi come ali per toccare il cielo con un dito. Poi il baratro sportivo e le ricadute personali. Lisa Vittozzi, però, non ha mai perso la voglia di trovare quella luce che illuminasse il buio calato intorno a lei. A due mesi dalle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, la biatleta azzurra è pronta a recitare la sua parte da protagonista.
Toccare il fondo
È il 2019, Lisa Vittozzi è una delle grandi del biathlon femminile e la Coppa generale se la contengono lei e un’altra azzurra, Dorothea Wierer. Alla fine è la seconda a trionfare al termine di una lunga cavalcata: per l’Italia è un momento storico senza precedenti. La stagione successiva non è così redditizia per l’atleta veneta, con due soli podi. Nulla di preoccupante sul momento. Col senno di poi, un primo avvertimento di qualcosa che non va. Le due annate successive sono un calvario. Gli errori al poligono, soprattutto quelli a terra, la relegano nelle retrovie weekend dopo weekend, con poche eccezioni.
La fiducia si sgretola. Le certezze che l’avevano portata al vertice si trasformano in dubbi che la trascinano verso un basso, apparentemente senza fine. Il fondo però primo o poi si tocca. Per Lisa coincide con le Olimpiadi di Pechino 2022 e, va oltre allo sport. Gli attacchi di panico sono l’ultima sirena di un allarme scattato da tempo. Ma al bivio di una carriera sportiva, Vittozzi sceglie la via più tortuosa. Quella più in salita. Fermarsi e ricominciare, partendo dalla sua salute mentale. E dalla consapevolezza di non poter prescindere da quel divertimento che l’aveva fatta innamorare di sci e carabina. Quello che l’aveva resa grande. E che ora non c’è più.

La rinascita
Dopo un periodo di stop e un lavoro soprattutto psicologico, Lisa Vittozzi riparte nella stagione 2022-23 con la sola pretesa di crearsi la sua bolla. In cui nessun commento negativo le possa instaurare un tarlo nella mente. Solo lei, il suo biathlon e le persone che ama. Le gare restituiscono tutta la fatica fatta per rimettersi in gioco. Con tre medaglie Mondiali, una nell’individuale e due nelle staffette, e il terzo posto in Classifica generale, Lisa urla al mondo di essere a tornate. Senza parole però, non le appartengono. Ma con le prestazioni in pista e al poligono, e quel sorriso stampato in volto che mancava da anni.
Il 2024 è la stagione della consacrazione. Un oro Mondiale, la Coppa del Mondo individuale e quella d’inseguimento. Ma soprattutto, la prima Coppa generale. Sul tetto del mondo dopo essere piombata nel baratro aver e conosciuto il sapore amaro della sconfitta. «Se incontrerai trionfo e disastro e riuscirai a trattare questi due impostori allo stesso modo», come diceva Kipling. Un successo che vale molto più dei trofei che Vittozzi mette in bacheca. Una rivincita sportiva. Personale.

Il sogno di Milano-Cortina
Un infortunio alla schiena accusato in autunno 2024 le fa saltare l’inizio di stagione. A ridosso delle Olimpiadi, in accordo con la Federazione Italiana (FISI), l’atleta veneta decide di saltare tutta l’annata per riprendersi. Un intoppo nel percorso di avvicinamento che però, non può scalfire chi il fondo l’ha già toccato e ne ha fatto un trampolino di lancio per una nuova risalita.
Rientrata per l’inizio della stagione 2025-26, Lisa Vittozzi ha impiegato giusto qualche gara per riprendere il ritmo. Il 14 dicembre, la vittoria magistrale conquistata nell’inseguimento di Hochfilzen (Austria) ribadisce il suo status da “grande”. Il suo essere molto più “Jekyll” che “Mr. Hyde”, etichetta poco veritiera cucitale addosso con troppa fretta, alle prime difficoltà. E oggi, alla vigilia di Milano-Cortina, l’Italia ha in lei una freccia pregiata del suo arco. O meglio, una delle sue migliori cartucce.
Incredibile 𝐌𝐎𝐍𝐍𝐀 𝐋𝐈𝐒𝐀 🥹🖼️💙#Biathlon #Hochfilzen #Vittozzi pic.twitter.com/u41dde5PEs
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) December 14, 2025