L’azienda italiana Qascom porta il GPS sulla Luna

Domenica 2 marzo ha segnato una svolta storica per l’Italia e per l’esplorazione lunare. Il Lunar Gnss Receiver Experiment (LuGre), primo dispositivo italiano ad arrivare sulla superficie lunare, ha agganciato con successo segnali GPS. Il progetto, realizzato dall’azienda italiana Qascom, è frutto della collaborazione tra ASI e NASA.

La missione di LuGre e i risultati ottenuti

L’evento, trasmesso in diretta dall’Agenzia spaziale italiana (ASI) e dalla NASA, segna un primato storico: mai prima d’ora erano stati acquisiti segnali GNSS a una distanza così ampia, superando ampiamente il precedente record di 200 mila chilometri stabilito dalla NASA. LuGre, posizionato a bordo del lander commerciale Blue Ghost 1 della società texana Firefly Aerospace, e lanciato il 15 gennaio scorso dal Falcon 9 di SpaceX, ha raggiunto il Mare Crisium, area simbolicamente importante della Luna resa famosa dal racconto La sentinella di Arthur C. Clarke, ispirazione per 2001: Odissea nello spazio.

Progettato dall’ASI insieme alla NASA e sviluppato con il supporto scientifico del Politecnico di Torino, LuGre è stato realizzato dalla Qascom, azienda di Vicenza specializzata in cybersecurity e sistemi di navigazione spaziale. L’obiettivo del progetto è valutare la possibilità di utilizzare i segnali GNSS terrestri per navigare nello spazio profondo, dimostrando che sistemi come il GPS possano essere sfruttati per muoversi verso e attorno alla Luna.

La svolta è arrivata il 19 febbraio, quando LuGre ha captato per la prima volta segnali GPS e Galileo in orbita lunare, calcolando la sua posizione con una precisione sorprendente (circa 1,5 chilometri di errore nella localizzazione e circa 2 metri al secondo nella misurazione della velocità). Meno di 24 ore dopo l’allunaggio, avvenuto il 2 marzo, lo strumento ha acquisito stabilmente segnali provenienti da quattro satelliti (due GPS e due Galileo), confermando così la fattibilità tecnologica e operativa dell’uso dei sistemi GNSS sulla Luna.

L’importanza strategica per il futuro lunare

Oscar Pozzobon, amministratore delegato di Qascom, spiega che l’acquisizione di questi segnali rappresenta un passaggio essenziale per le future missioni lunari. Entro il prossimo decennio sono previste fino a 250 missioni commerciali e governative verso la Luna, per le quali la navigazione satellitare sarà fondamentale per garantire sicurezza negli allunaggi, mobilità dei rover sulla superficie e comunicazioni affidabili con la Terra.

«I satelliti GNSS come GPS e Galileo concentrano i loro segnali verso la Terra, ma una parte di queste frequenze sfugge e arriva fino nello spazio profondo – afferma Pozzobon – sfruttarle significa fornire un sistema immediatamente disponibile per le prime missioni lunari. A partire dal 2027, invece, ci saranno reti satellitari specifiche per il posizionamento e le telecomunicazioni lunari».

LuGRE sarà usato anche dagli astronauti: “Sulla Luna, potremo fornire l’ora con precisione atomica, proprio come avviene con i satelliti terrestri” afferma Oscar Pezzobon, AD di Qascom
Italia protagonista dell’infrastruttura lunare europea

L’azienda vicentina Qascom non si fermerà qui: è già coinvolta nella realizzazione della costellazione satellitare lunare europea Moonlight, progetto guidato dall’italiana Telespazio (joint venture Leonardo-Thales). Qascom fornirà ricevitori specifici capaci di determinare la posizione esatta di astronauti, rover e veicoli spaziali, oltre a sincronizzare il tempo con precisione atomica.

Quello che LuGre ha inaugurato, dunque, è solo il primo passo di una grande infrastruttura che consentirà attività permanenti sulla Luna, dalla costruzione di moduli abitativi e logistici fino alla gestione di sistemi vitali e comunicativi.

Un nuovo mercato spaziale da 160 miliardi di euro

La sfida spaziale è ormai sempre più aperta ai privati. Secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), la lunar economy potrebbe raggiungere i 40 miliardi di euro entro il prossimo decennio e salire fino a 160 miliardi entro il 2040. Pozzobon prevede un mercato in due fasi: inizialmente rivolto a enti governativi e agenzie spaziali (come avvenuto per il programma Artemis). Poi sempre più orientato al settore privato con esplorazione robotica, turismo spaziale e persino servizi di cloud computing lunare.

Per un’azienda come Qascom, nata nel 2004 da un investimento familiare e oggi tra le più dinamiche in Italia nel settore spaziale, sembra essere solo l’inizio di un lungo viaggio verso il futuro.

Cosimo Mazzotta

LAUREATO IN GIURISPRUDENZA ALL'UNIVERSITA' DEL SALENTO CON UN ANNO DI STUDI IN SPAGNA PER APPROFONDIRE LE TEMATICHE DI DIRITTO INTERNAZIONALE. MI INTERESSO DI CRONACA, POLITICA INTERNA E SPETTACOLO. MI PIACE IL DIALOGO IN OGNI SUA FORMA. SFOGO IL MIO SPIRITO CRITICO ATTRAVERSO LA PAROLA E IL DISEGNO.

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