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“Musk thrives, democracy dies”, ovvero “Musk prospera, la democrazia muore”. È la frase che si legge sullo striscione esposto durante la protesta del centro sociale Lambretta nello store di Tesla in piazza Gae Aulenti. Nel pomeriggio di giovedì 20 gennaio il negozio della casa automobilistica fondata da Elon Musk è stato preso d’assalto. Lo scopo della protesta sarebbe quello di dare inizio a un boicottaggio generale delle iniziative e delle piattaforme di Musk. Sui social stanno riscuotendo sempre più consensi le iniziative volte a ostacolare le attività del responsabile del nuovo dipartimento di efficienza governativa (DOGE).
I motivi della protesta
I membri del centro sociale hanno fatto irruzione nel negozio con tanto di maschere con la faccia di Elon Musk. Dopo aver esposto il loro striscione, hanno tappezzato il negozio di adesivi e fotografie. Nelle foto Musk è ritratto con il braccio teso. Lo scatto era stato realizzato durante il discorso di insediamento di Donald Trump, scatenando una bufera. Al centro dell’immagine in bianco e nero campeggia la scritta ‘Fck Fascism’.
Gli adesivi che ricoprono l’intero negozio riprendono lo slogan dello striscione, con sullo sfondo ‘Fck Trump, Fck Mega, Fck AFD’. I centri sociali criticano anche il presidente americano e il partito di estrema destra tedesco. Il 9 gennaio Musk aveva ospitato in diretta su X la leader dell’AFD Alice Weidel. Durante l’intervista Weidel aveva definito Hitler come «un comunista che considerava sé stesso socialista».
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«L’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio che sfiora i 400 miliardi di euro, è diventato il principale investitore dell’estremismo di destra su scala globale. Dopo aver finanziato la campagna di Donald Trump e aver garantito la sua rielezione, Elon Musk si è rivolto all’Europa, sotto lo slogan di Make Europe Great Again (MEGA)» . Gli attivisti contestano poi l’operato della premier Giorgia Meloni in quanto avrebbe mostrato più volte interesse nell’operato di Musk, in particolare perché disposta a collaborare con il miliardario per portare il progetto Starlink in Italia. «L’obiettivo è preparare il paese a uno stato emergenziale di guerra – interna ed esterna – per gli interessi economici e la ripartizione del potere di pochi», si legge alla fine del post di Lambretta.
Le proteste negli Stati Uniti
Non solo lo store in Gae Aulenti. Nel fine settimana numerosi concessionari Tesla nelle principali città statunitensi sono stati oggetto di proteste. Le contestazioni sono state organizzate tramite gli hashtag #TeslaTakedown e #TeslaTakeover, lanciati da Anonymous e Bluesky. Cartelli come “Comprare Tesla finanzia il fascismo” e “Fermate il golpe di Musk” hanno fatto la loro comparsa a New York, Boston e Austin. Sui social iniziano a circolare numerosi video di persone che vendono la loro Tesla e filmano il momento.
Sheryl Crow Sells Tesla, Donates Money To NPR: “Under Threat By President Musk” pic.twitter.com/xfM9V2ZIAq
— AustinBlue (@MakeTexasBlue22) February 15, 2025
Da quando Musk ha apertamente reso noto il suo orientamento politico le vendite del marchio di Austin sono colate a picco. Nel 2024 Tesla ha venduto 1,79 milioni di veicoli, l’1,1% in meno rispetto all’anno precedente, il primo calo di vendite registrato dal marchio. Oltre alla polarizzazione politica che Musk ha creato attorno a sé e al suo personaggio, la concorrenza di Cina e Giappone potrebbe assestare un duro colpo a quello che fino ad ora sembrava un monopolio del mercato dell’elettrico. Recentemente Tesla ha ottenuto il punteggio più basso tra i potenziali acquirenti di EV, con il 63% di pareri positivi e il 37% di opinioni negative, molto peggio rispetto a Toyota, che ha registrato il 94% di preferenze positive.
Tesla è leader del settore negli Stati Uniti . In Europa la situazione è tutt’altro che positiva. A gennaio in Germania sono stati immatricolati solo 1.277 nuovi veicoli Tesla, un calo del 60% rispetto allo stesso mese del 2024. Analoghi cali si sono verificati in Francia (-63%), Norvegia (-38%) e Regno Unito (-12%). Negli States Tesla ha registrato una riduzione delle immatricolazioni del 4,8%, mentre altri marchi di vetture elettriche hanno visto un incremento del 31%. La concorrenza è alle porte. Musk sarà in grado di risollevare il destino del brand che ha creato nel 2003?