Il 10 dicembre l’Università IULM ha celebrato l’apertura dell’anno accademico 2024/2025, segnando un momento storico grazie alla guida della rettrice Valentina Garavaglia, la prima donna a ricoprire questo ruolo dalla fondazione dell’ateneo nel 1968. Autorità, docenti, studenti, personale tecnico amministrativo e una rappresentanza della comunità cittadina si sono ritrovati nell’auditorium dell’ateneo in un “rito” collettivo che ha posto al centro il valore della conoscenza e della comunità.
Tra i protagonisti in rappresentanza delle autorità il Vicesindaco di Milano e Assessora all’Istruzione Anna Scavuzzo, il Vicepresidente della Regione Lombardia Marco Alparone e il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Gli interventi hanno evidenziato il ruolo dell’università come motore di innovazione e inclusione, sottolineando il contributo cruciale dei giovani e del capitale umano nel costruire una società più forte e solidale.
IL SAPERE COME VIAGGIO, FATTO ANCHE DI SBAGLI
Nel suo discorso, la rettrice Garavaglia – che succede a Gianni Canova – ha definito il sapere come un processo di “erranza“: un viaggio che, anche passando per deviazioni e fallimenti, porta alla crescita e all’esperienza. Ha lanciato un appello agli studenti affinché si spingano oltre i propri limiti, trovando nella conoscenza non solo risposte, ma opportunità per immaginare nuovi orizzonti, tema ripreso anche dalla Ministra Anna Maria Bernini. L’ateneo si conferma in tal modo un luogo di trasformazione personale e collettiva, capace di mettere al centro merito, internazionalizzazione e creatività. Dai laboratori di neuromarketing e intelligenza artificiale all’interazione tra discipline umanistiche e tecnico-scientifiche, la IULM punta a essere un modello di eccellenza anche nelle discipline cosiddette “STEM”.
UNA MISSIONE PER IL TESSUTO CITTADINO E NON SOLO
La cerimonia ha ribadito l’impegno della IULM verso l’apertura alla città e ai suoi cittadini. L’ateneo non solo valorizza il quartiere in cui sorge, ma aspira a essere un punto di riferimento culturale per tutta Milano, contribuendo a costruire una società più consapevole grazie ad esempio al progetto IULM for the city. «L’Università deve essere un luogo dove il progresso incontra le identità umane reali», ha sottolineato la rettrice, ribadendo il valore di una comunità aperta che però tiene comunque al centro gli studenti. La rettrice Garavaglia, riprendendo il tema sollevato da Matteo Leone e dagli studenti che rappresenta, ha inoltre ribadito l’importanza di essere comunità ma di esserlo anche in un contesto internazionale per condividere non solo lingue e culture ma anche aiuti per chi ne avesse bisogno, come nel caso di studenti provenienti da territori di guerra che IULM ha accolto e supportato.
INSEGUIRE I SOGNI SENZA PERDERE LA SPERANZA
La cerimonia si è conclusa con un momento simbolico: il conferimento del Sigillo IULM alla Milano Strings Academy, una giovane orchestra nata dieci anni fa dall’entusiasmo di studenti delle scuole medie e superiori. L’esibizione musicale, tra medley di brani dei Queen, Ennio Morricone fino ai Coldplay, ha portato un messaggio di virtuosa speranza lanciando l’invito ad perseguire i propri sogni con passione e fiducia nel futuro. La ritualità accademica, ha concluso la rettrice, non è solo celebrazione, ma un’occasione per rinnovare la missione educativa e riflettere sul ruolo dell’università come spazio di incontro, ispirazione e crescita. «Un luogo dove errare, in cerca della meta, diventa esperienza e non fallimento, perché il destino è ciò che si trasforma in destinazione».
A cura di Matteo Carminati