IULM inaugura l’anno accademico con il Master ad Honorem a Bruno Bozzetto

Anno accademico Bozzetto

«Sono molto grato per questo premio». Bruno Bozzetto è visibilmente emozionato in occasione del Master Ad Honorem in “Arti del Racconto” conferitogli dall’università Iulm di Milano il 5 marzo. Sul palco dell’auditorium presenti anche il Rettore Gian Battista Canova, e alcuni illustri rappresentanti del corpo docente in occasione dell’apertura dell’anno accademico 2023/2024, il 55esimo dalla fondazione dell’Ateneo. In collegamento da remoto il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.


MAESTRO DELL’IMMAGINE

Oltre 300 film e 130 riconoscimenti internazionali. Tra questi anche un Orso d’Oro di Berlino e una nomination all’Oscar. Maestro per molti animatori, ma anche sceneggiatore, produttore, musicista e tanto altro. Nelle parole di Antonio Scurati, direttore del Master in Arti del Racconto, «Bozzetto ha usato il linguaggio dell’animazione per raccontare il mondo e restituircelo in forma di immagine».

bozzetto master ad honorem
Il documento di conferimento del Master ad Honorem, con firma e disegno di Bruno Bozzetto

Da West and Soda ad Allegro ma non troppo. Fino a Sapiens?, la sua ultima creatura che è stata proiettata al termine della cerimonia. Una storia dell’uomo e del suo amore per la violenza, sugli animali e sugli stessi uomini. Solo per diventare «il re più potente del niente».

L’APERTURA DELL’ANNO ACCADEMICO 2023/2024

Il riconoscimento a Bruno Bozzetto è stato conferito in occasione dell’apertura dell’anno accademico 2023/2024. Prima l’inno di Mameli. Poi ad aprire le danze è lo stesso Rettore Canova al suo ultimo anno del mandato rettorale. Dopo i convenevoli istituzionali, il Rettore ha affrontato uno dei problemi della modernità: «Oggi le parole e le cose combaciano sempre meno. E le università spesso sono testimoni silenti di questo stupro della lingua». La sfida per IULM (anzi l’«avventura» per riprendere la parola dell’anno 2024) è quella di abbracciare «il dovere di provare a riannodare il rapporto tra cose e parole, ridando valore e dignità a cosa diciamo».

Per farlo c’è bisogno di vedere gli studenti non solo come vasi inerti da riempire, ma come agenti attivi. «L’università è un grande laboratorio della giovinezza, è luogo di ipotesi, tentativi, visioni, sfide e passioni». L’insegnamento diventa dunque un mestiere di ricerca continua in cui bisogna coinvolgere anche i giovani: «Per istruire bisogna partire da ciò che non si sa».

Canova anno accademico
L’intervento del rettore dell’Università IULM Gianni Canova

Poi è la volta dei saluti istituzionali. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha ricordato come l’Ateneo sia diventato ormai un punto di riferimento di ricerca e cultura per tutto il territorio. «Iulm è proiettata verso il futuro», ha spiegato Fontana. In particolare in tre ambiti: sport, sostenibilità e sostegno alle scelte dei giovani. E ora la possibilità di fare il salto: «Con le Olimpiadi 2026 alle porte avete la sfida di rappresentare al mondo il nostro modo di essere, la nostra gente», ha chiosato. «E sono sicuro che la coglierete».

Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha ringraziato l’Ateneo e il Rettore per il lavoro svolto negli ultimi anni. «Il pregio dell’Università IULM è stato quello di muoversi su più fronti. Ben oltre quello esclusivamente accademico. Ad esempio l’enorme lavoro sugli alloggi per gli studenti in un momento in cui il tema del caro affitti  è all’ordine del giorno». Insomma, un lavoro che «spesso non è compreso a pieno, ma che è la migliore garanzia per il futuro della città».

Infine la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. «IULM è un’università capace di interpretare i cambiamenti sempre in maniera originale», ha detto in collegamento da Roma. «È insieme flessibile, transdisciplinare, geneticamente trasversale e internazionale. In una parola, aperta».

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