Un anno nero quello descritto dai dati Inail. Nei primi 10 mesi del 2024, infatti, sono stati ben 890 (+2,5%) gli incidenti mortali avvenuti sul luogo di lavoro, l’ultimo il 9 dicembre.
Calenzano
L’ultima strage risale al 9 dicembre quando a Calenzano, in provincia di Firenze, si alza nel cielo una fitta colonna di fumo provocata da una fortissima esplosione avvenuta nel deposito Eni. L’incidente, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe avvenuto durante le operazioni di rifornimento.
Il bilancio, in continuo aggiornamento, parla di cinque vittime accertate e 26 feriti.
I numeri di una tragedia continua
Una strage, quella dei morti sul lavoro, che sembra non avere una fine e che ha come protagoniste, loro malgrado, persone che non hanno mai fatto ritorno a casa dopo una giornata lavorativa.
Oltre a quello di Calenzano, sono almeno tre gli incidenti che hanno segnato il 2024 e che hanno provocato più di una vittima: l’esplosione nella centrale idroelettrica a Suviana, il crollo nel cantiere di via Mariti a Firenze, la strage degli operai a Casteldaccia, nel Palermitano.
Il cantiere di via Mariti a Firenze
Firenze, 16 febbraio 2024. Sono le 8.52 del mattino quando un architrave in cemento armato crolla dove gli operai sono intenti a costruire un nuovo supermercato Esselunga. Cinque operai vengono travolti dalle macerie. Si tratta di: Mohamed Toukabri, 54 anni, Bouzekri Rahimi, 56 anni, Mohamed El Farhane, 24 anni, Taoufik Haidar, 43 anni e Luigi Coclite, 60 anni.
Esplosione a Suviana
A distanza di neanche due mesi un’ennesima strage sul lavoro cagiona la morte di sette persone. Avviene a Bargi, frazione di Camugnano affacciata sul Bacino di Suviana, nel bolognese. È il 9 aprile 2024, è da poco passata l’ora di pranzo quando, all’improvviso, un boato rompe il silenzio. Seguono le fiamme nella centrale idroelettrica di Enel Green Power. Al lavoro ci sono operai che stanno effettuando un collaudo alla turbina ai piani -8 e -9. È una tragedia.
Muoiono Vincenzo Franchina, 36 anni, Alessandro D’Andrea, 37 anni, Pavel Petronel Tanase, 45 anni, Adriano Scandellari, 57 anni, Paolo Casiraghi, 59 anni, Vincenzo Garzillo, 68 anni, e Mario Pisani di 73 anni.
Il disastro di Casteldaccia
Al 6 maggio 2024 risale la tragedia di Casteldaccia, in provincia di Palermo. Alcuni operai di una ditta esterna appaltatrice della manutenzione presso l’impianto di sollevamento delle acque reflue Amap muoiono soffocati dalle inalazioni di idrogeno solforato. Le vittime sono cinque: Giuseppe La Barbera, 28 anni, Giuseppe Miraglia, 47 anni, Roberto Ranieri, 51 anni, Ignazio Giordano, 58 anni e Epifanio Assazia.
La presa di posizione della politica e dei sindacati
In seguito all’ennesima tragedia sul lavoro Andrea Quartini, del Movimento 5 stelle ha preso la parola alla Camera dei deputati dicendo: «Il dolore per chi ha perso la vita è fortissimo, credo che sia importante che vengano a riferire in Aula la ministra Calderone e il ministro Pichetto Fratin».
Per il Partito Democratico è intervenuto Marco Furfaro: «È l’ennesima strage, chiediamo al governo di accertare la responsabilità».
Per quanto riguarda il fronte sindacale, le sigle Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil Firenze hanno proclamato, in seguito alla tragedia di Calenzano, uno sciopero per mercoledì 11 dicembre.