Molti fumatori considerano le sigarette elettroniche un’alternativa meno dannosa al fumo di sigaretta tradizionale. Anche il Public Health England, in passato, aveva sostenuto che esse «sono meno dannose del 95% rispetto a quelle tradizionali». Ma un recente studio aggiunge ulteriori prove sugli effetti a lungo termine del fumo delle e-cig. Pubblicata sulla rivista scientifica Cancer Research, la ricerca svolta dall’Università di Innsbruck ha rilevato simili mutazioni del DNA legate alla carcinogenesi sia nei consumatori di sigarette elettroniche sia nei fumatori di quelle “tradizionali”.
Lo studio
La ricerca dell’Università di Innsbruck ha preso in esame gli effetti epigenetici della combustione del tabacco e del fumo su oltre 3500 campioni di sangue, saliva e cellule cervicali. Lo studio prende in esame sia le sigarette a base di tabacco non combustibile sia le sigarette elettroniche, cioè quelle che vaporizzano una soluzione liquida spesso contenente nicotina e altre sostanze chimiche. I ricercatori si sono concentrati sugli effetti epigenetici del fumo, cioè sul modo in cui il fumo influenza il funzionamento dei geni.
«Tutte le cellule di una persona condividono lo stesso DNA, ma le modifiche al DNA, definite insieme ‘epigenoma’, istruiscono i diversi tipi di cellule a leggere parti (o geni) diverse», spiega Chiara Herzog, ricercatrice dell’Università di Innsbruck e principale autrice dello studio. «Le modifiche epigenetiche possono verificarsi, nel corso della nostra vita, a causa di numerosi fattori, che includono il nostro stile di vita, l’invecchiamento, cambiamenti ormonali, l’esposizione a sostanze chimiche o all’inquinamento ambientale».
Che cosa è stato scoperto
I ricercatori hanno scoperto che le cellule che rivestono la bocca presentano «cambiamenti epigenomici sostanziali» nei fumatori. Hanno mostrato, per la prima volta, modifiche simili tra ciò che avviene nelle cellule dei fumatori di sigarette tradizionali e ciò che avviene nelle cellule dei fumatori di sigarette elettroniche e di tabacco riscaldato, nonostante questi, in molti casi, avevano una limitata storia di fumo pregressa.
Questi cambiamenti, precedentemente associati all’insorgenza di forme tumorali, non possono tuttavia determinare la correlazione certa tra fumo di sigarette elettroniche e cancro. Ma le modifiche delle cellule riscontrate durante lo studio sono comunque considerate “interessanti”, in quanto associate a programmi di crescita cellulare “spesso attivati nel cancro”, ha detto Herzog.
our paper on the epigenetic impact of tobacco use and vaping across diverse cell types has been published in @CR_AACR today: https://t.co/pXmfYCsr1L 1/n pic.twitter.com/8FUOF48dAv
— Dr Chiara Herzog (@chiara_herzog) March 20, 2024
Gli esiti dell’indagine hanno rilevato alterazioni simili nella bocca di chi fuma le normali sigarette e in chi fuma le sigarette elettroniche. «Alterazioni che possono poi portare alla formazione di un tumore ai polmoni» , spiega Herzog. «Per la prima volta abbiamo analizzato l’impatto delle e-cig su diversi tipi di cellule e appare chiaro che, sul lungo periodo, anche svapare può avere delle conseguenze per la salute».