«Ero dietro le quinte dell’Aula Magna dell’Università Bocconi. Ho chiesto al mio manager quali fossero i nostri impegni per il giorno dopo: sveglia presto, riunioni, studio di registrazione. Ho iniziato a pensare al domani, e per un attimo mi sono dimenticato del momento incredibile che stavo per vivere. Facciamo spesso questo errore: proiettiamo la mente al futuro e non ci godiamo il presente». Così Mahmood – il cantautore italiano di origini egiziane – racconta la sua esperienza personale da un palco per lui molto speciale.
Quello dell’Università Bocconi in cui, nella serata di ieri, lunedì 25 gennaio, si è tenuta l’inaugurazione del forum internazionale “Pact 4 future”, organizzato in collaborazione con il Corriere della Sera. Quattro giorni, sette eventi e oltre 80 speaker per raccontare una società che combatte le sfide del presente nell’ottica di un futuro più inclusivo e sostenibile.
La prima serata di Pact 4 future: il focus è sulle persone
Tutto sold-out in una sala pienissima di gente. Non solo per Mahmood, ma anche per i tanti altri ospiti di calibro internazionale. Il forum si focalizza su tre parole chiave: People, Purpose e Planet. Persone, obiettivi e pianeta. E proprio le persone sono state il focus dell’evento di ieri sera, che si è aperto con il presidente dell’Università Bocconi Andrea Sironi, sul palco assieme al direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana.
A introdurre il tema “People” sono stati i sindaci di diverse città europee e africane. Sul palco, il primo cittadino di Milano Beppe Sala . In video-collegamento i sindaci di Accra (Ghana), Bristol (Inghilterra) e Freetown (Sierra Leone): Elizabeth K. T. Sackey, Marvin Rees e Yvonne Aki-Sawyerr OBE. Non ha potuto essere presente il sindaco di Barcellona, Jaume Collboni Cuadrado, che ha però registrato un videomessaggio, rivolgendo alle città europee l’invito a «rivitalizzare il partenariato tra Africa ed Europa e avere un ruolo vitale nell’affrontare il cambiamento climatico, le disuguaglianze e altre sfide globali».
Futuro e sostenibilità: il tema dell’ambiente
Nella nostra epoca di massimo sviluppo tecnologico, non va persa di vista la salute dell’ambiente. Valentina Bosetti, professoressa di Climate Change Economics dell’Università Bocconi, ha invitato a rivolgere lo sguardo al futuro sul tema del cambiamento climatico: «Dobbiamo smetterla di guardare solo al breve termine, guardiamo al lungo. Così possiamo difendere il pianeta».
Anche Livia Firth, imprenditrice e attivista italiana nel campo della moda, si è concentrata sulla tematica ambientale. La fondatrice di Eco Age – un’agenzia di comunicazione e consulenza che, da anni, supporta i brand internazionali nel loro percorso verso l’ecosostenibilità – ha raccontato la storia del suo “Green Carpet Challenge”. Compreso il potenziale del Red Carpet come amplificatore di temi sociali e ambientali, Livia ha sfidato lo star system a sfilare con abiti ecosostenibili. Un’iniziativa accolta da grandi nomi del fashion – tra cui Armani, Gucci e Valentino – che ha dimostrato come sia possibile avere un approccio consapevole verso i capi che indossiamo, senza rinunciare allo stile.
Insomma, in Bocconi si è parlato di pianeta, ambiente, crescita, sostenibilità. Ma soprattutto di presente e futuro. Proprio come ha fatto Mamhood in chiusura dell’evento, con la tanto attesa performance del suo singolo “Nei letti degli altri”.