Giro d’Italia 2024, tutti i record di Pogačar

Un uomo solo al comando, è proprio il caso di dirlo. Tadej Pogačar ha dominato l’edizione 107 del Giro d’Italia lasciando agli avversari le briciole. Lo sloveno non ha tradito le attese della vigilia conquistando 6 tappe e tenendo la maglia rosa per 20 giorni consecutivi. Il primo degli altri, ovvero Daniel Martinez, ha chiuso a 9’56”, il distacco più ampio tra primo e secondo dal 2000 a oggi.

Un dominio assoluto

L’assolo di Pogačar è iniziato già nella seconda tappa, quella con arrivo al Santuario di Oropa. Lì lo sloveno ha vinto la prima delle 6 frazioni e ha dimostrato da subito di essere il più forte. Da quel giorno in poi la maglia rosa gli si è cucita addosso. E pensare che avrebbe potuto vestirla già dopo la prima tappa a Torino, ma sulla sua strada ha trovato Jhonatan Narvaez. L’equadorennio è stato l’unico a rompere l’egomonia di Tadej, contenendo i suoi scatti sul Colle della Maddalena e battendolo in volata. L’unica “sconfitta” della sloveno in questo Giro.

Per il resto il corridore della UAE Emirates ha fatto ciò che ha voluto, vincendo quando voleva vincere e anche quando non voleva, vedi la tappa di Santa Cristina Val Gardena. Il suo strapotere a tratti è stato imbarazzante. Pogačar non sembrava far fatica, mentre gli altri erano a tutta. Alla vigilia della terza settimana un giornalista gli ha chiesto: “Sei stanco?”, lui ha risposto “Si, tutti sono stanchi alla terza settimana del Giro”, ma l’impressione è che lo sloveno fosse sempre in controllo. Con lo testa già avanti, proiettata verso il Tour de France.

10 statistiche e alcuni record

Il Giro d’Italia di Pogačar può essere riassunto in 10 statistiche. Lo sloveno ha collezionato 6 vittorie nella stessa edizione, cosa che non si vedeva davvero da tanto tempo alla Corsa Rosa. Oropa, Perugia, Prati di Tivo, Mottolino, Santa Cristina Valgardena e Bassano del Grappa. Queste le località in cui ha alzato le braccia al cielo. L’ultimo a vincere 6 frazioni in una singola edizione è stato Alessandro Petacchi nel 2003. Il velocista ligure nel 2004 ne vinse addirittura 9, il record in tempi moderni. Ma per gli sprinter è più “semplice” portare a casa tanti successi. Se restringiamo il campo ai non velocisti quanto da fatto da Pogačar è quasi da primato. Meglio di lui ha fatto solo Giuseppe Saronni con 7 trionfi nel 1980.

Inoltre, Pogačar è salito sul podio in 9 frazioni. È la prima volta dal 2000 a oggi in un Grande Giro. Ci sono poi i 20 giorni consecutivi in maglia rosa che profumano di record, ma in realtà altri 4 corridori in passato hanno fatto meglio. Costante Girardengo nel 1919, Alfredo Binda nel 1927, Eddy Merckx nel 1973 e Gianni Bugno nel 1990 vestirono il simbolo del primato dal primo all’ultimo giorno. Ma quanto fatto dallo sloveno rimane straordinario. Alla collezione ha aggiunto 5 successi in maglia rosa, come Mercx in passato, ma meglio di chiunque altro dal 2000 a oggi. Pogačar allunga la striscia di podi consecutivi nei Grandi Giri. Dalla Vuelta 2019 al Giro 2024 lo sloveno ha partecipato a 6 Grandi Giri e si è sempre piazzato tra i primi tre.

A caccia della doppietta

Ora l’obiettivo di fronte a sé è ambizioso. Come già ampiamente annunciato Pogačar punta alla doppietta con il Tour de France. Accoppiata che manca dal 1998 quando ci riuscì Marco Pantani. Complice l’infortunio di Jonas Vingegaard al Giro dei Paesi Baschi, lo sloveno ha una ghiotta chance. La condizione fisica è dalla sua parte, al contrario del rivale danese che è ancora alle prese con il recupero e non si sa se arriverà al 100% al Tour.

Pogačar adesso si godrà qualche giorno di riposo prima di cominciare la preparazione in ottica Grand Boucle. «È un impegno molto importante per me», ha sottolineato qualche giorno fa in un’intervista post tappa. E come dargli torto. Davanti a lui c’è un appuntamento con la storia. Uno di quelli imperdibili che possono segnare l’epoca di uno sport: il ciclismo.

Christian Leo Dufour

Young Reporter per il CIO alle Olimpiadi Invernali Giovanili di Gangwon 2024 e collaboratore del fattoquotidiano.it. Valdostano in trasferta a Milano. Motivato e sempre pronto a fare nuove conoscenze. Laureato in comunicazione, media e pubblicità alla IULM. Il mio sogno è il giornalismo sportivo. L'ambizione: far conoscere gli sport invernali, il ciclismo e tutte le discipline olimpiche a un pubblico sempre più ampio

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