Ciclismo, torna l’incubo doping: Chris Froome positivo al salbutamolo

Il ciclismo ripiomba nell’incubo del doping. Chris Froome, vincitore di quattro Tour de France, è stato trovato positivo al salbutamolo, una sostanza utilizzata per la cura dell’asma. Il controllo risale alla diciottesima tappa dell’ultima Vuelta a España, vinta dal corridore britannico. La quantità rilevata nelle urine è di 2000 ng/ml: il doppio di quella consentita. Già effettuate le controanalisi, che hanno confermato la positività.

L’Unione Ciclistica Internazionale non ha fatto scattare la sospensione preventiva, vista la natura della sostanza. Il salbutamolo è infatti utilizzabile anche senza l’esenzione per uso terapeutico. A condizione, però, di assumerne non più di 1600 microgrammi in 24 ore.

La squadra di Froome, il Team Sky, ha dichiarato che «nel corso dell’ultima settimana della Vuelta» l’atleta «ha sofferto di attacchi d’asma acuti». D’accordo con il medico della formazione, avrebbe quindi aumentato il dosaggio del farmaco. La Sky sostiene inoltre che «il risultato del controllo può essere condizionato da molti fattori, come l’interazione del salbutamolo con alcuni cibi o altri medicinali, la disidratazione, il tempo trascorso tra l’assunzione e il test antidoping».

«Tutti sanno che soffro d’asma, ma so quali sono le regole e sono stato attento a non superare le dosi consentite», si è difeso Froome. «Uso un inalatore per gestire i miei sintomi (sempre entro i limiti consentiti) e so per certo che verrò testato ogni giorno quando indosso la maglia del leader della corsa». Il campione britannico era infatti già al comando della classifica generale quando è avvenuto il controllo.

Casi di positività al salbutamolo avevano riguardato in passato due corridori italiani di vertice come Alessandro Petacchi e Diego Ulissi, squalificati rispettivamente per un anno e per nove mesi. Se subisse una sanzione simile, Froome potrebbe saltare almeno il prossimo Giro d’Italia, che aveva annunciato di voler disputare. Potrebbe inoltre vedersi privato della vittoria all’ultima Vuelta, che verrebbe riassegnata a Vincenzo Nibali.

«Non è un grande giorno per il ciclismo, come non lo è per Froome», ha commentato il siciliano dalla Croazia, dove è in ritiro con la sua squadra, la Bahrein-Merida. «Sulla vicenda non entro nel merito, voglio aspettare correttamente la conclusione». A proposito di una possibile vittoria a tavolino della Vuelta 2017, Nibali ha sottolineato che «anche se fosse confermata la positività, nessuno mi ridarebbe l’emozione di salire sul gradino più alto del podio a Madrid».

(MN)

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