Di Maio, con presidenza Camera via vitalizi. Brunetta, Pd è fondamentale

«Per un Parlamento al servizio dei cittadini», così il capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio riassume su Twitter gli sforzi per raggiungere un accordo con le altre forze politiche sui nomi dei prossimi presidenti di Camera e Senato. Cariche istituzionali per la cui elezione i lavori parlamentari sono attesi il 23 marzo, quando Montecitorio inizierà a votare. «In questi giorni ci vedete impegnati in un dialogo non semplice – ha scritto Di Maio in un post sul blog delle stelle – la scelta delle persone che ricopriranno questi incarichi è cruciale».

Mentre sulla stampa si parla di un possibile accordo tra Movimento Cinque Stelle e Lega, Di Maio  ritorna su un punto del programma del Movimento Cinque Stelle, ovvero l’abolizione dei vitalizi, definito dal leader grillino come «il prossimo obiettivo». Per raggiungerlo, dopo aver raccolto oltre il 30% dei consensi alle elezioni, il M5S punta proprio al più alto scranno di Montecitorio. «Possiamo agire direttamente sul bilancio della Camera – ancora Di Maio – e un Presidente del Movimento 5 Stelle spianerebbe la strada a questo traguardo».

Nel campo del centrodestra non si rasserena il clima tra gli alleati, nonostante Matteo Salvini dichiari che «con Forza Italia c’è totale sintonia e condivisione di programma e di intenti». A complicare la collaborazione tra i partiti, ci sono le frasi di Renato Brunetta, secondo il quale il leader del Carroccio «non è il leader del centrodestra». In un’intervista al Mattino, il parlamentare forzista si è poi sbilanciato augurandosi per questa legislatura che i partiti non mettano ai margini il Partito Democratico. «Auspico che il Pd sia un attore fondamentale di questa fase politica».

Chiamato in causa è il segretario reggente del Pd Maurizio Martina, che rifiuta l’ipotesi di appoggiare governi di centrodestra e dei grillini. L’ex ministro dell’Agricoltura ha iniziato il suo nuovo incarico alla guida del Nazareno cercando di riallacciare un rapporto con il territorio e con l’elettorato. «Il voto degli italiani ha stabilito la nostra posizione – ha dichiarato Martina – lavoreremo all’opposizione». (a.d)

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