Carlo Conti, conduttore e direttore artistico di Sanremo 2025 e 2026

Carlo Conti sarà conduttore e direttore artistico di Sanremo 2025 e 2026. L’annuncio in diretta al Tg 1.

“I Conti tornano sempre”

Dopo il tam tam degli ultimi tre mesi, la Rai ha deciso. Carlo Conti condurrà la 75° edizione del Festival della Canzone Italiana. L’annuncio è arrivato con il Tg1 delle 8.00. «Torno a Sanremo dopo sette anni, cercherò di riprendere quel lavoro fatto e portato avanti alla grande dalle due edizioni di Baglioni e alla grandissima dalle cinque di Amadeus. La musica come sempre al centro, quella attuale, che piace, speriamo di fare un bel lavoro e di continuare la meravigliosa tradizione di questo evento che mette tutti insieme, tutta la famiglia di fronte dalla Tv», ha detto il conduttore, raccontando che il primo a scrivergli è stato Fiorello: «Se fossimo stati in onda, ha scritto, ci saremmo divertiti un bel po’».

In una nota di Viale Mazzini, si legge: «Non si tratta di un semplice ritorno al Festival, ma di una nuova sfida che, come obiettivo, ha quello di continuare a promuovere e valorizzare le nuove tendenze, cosi come fece nelle tre edizioni di successo, dal 2015 al 2017, che vide lanciare artisti oggi protagonisti della musica italiana. Il Direttore artistico è già al lavoro per un Festival con tante sorprese e novità».

Aleggia lo spettro di Amadeus

La Rai ha deciso di puntare sull’usato sicuro, evitando dunque di azzardare affidando la conduzione a un volto nuovo. Sarà per questo motivo che nomi come quello di Alessandro Cattelan e Stefano De Martino, tra i più gettonati del post Amadeus, sono stati accantonati. D’altronde eguagliare i numeri raggiunti nelle ultime edizioni sarà una vera sfida e passare il timone a conduttori più giovani avrebbe potuto rappresentare un rischio. O una scelta geniale, in linea con lo stile degli ultimi anni, chissà. Ha vinto invece l’esperienza. Carlo Conti, prossimo ai 40 anni di carriera in Rai, ha già condotto la kermesse per tre anni consecutivi con risultati oltre le aspettative. Il suo stile, però, ben diverso da quello di Amadeus, è molto tradizionale e potrebbe annoiare i tanti giovani che si sono avvicinati all’evento.

Amadeus, infatti, è riuscito a svecchiare il Festival, anche attraverso l’aiuto del figlio che avrebbe avuto un ruolo decisivo nella scelta dei cantanti in gara. In merito, il Codacons ha rivolto un appello a Carlo Conti: «Chiediamo di rompere col passato e di allontanarsi il più possibile dalla strada tracciata da Amadeus – spiega il Codacons – La musica deve essere riportata al centro dell’evento, perché negli ultimi anni le scelte che hanno interessato il Festival sono andate nell’unica direzione di garantire alla trasmissione un pubblico di giovanissimi e l’attenzione dei social network, a tutto discapito della qualità dei brani in gara».

Ancora ignota la squadra di lavoro

Carlo Conti ha rivelato al Tg1 di non avere ancora deciso chi sono i co-conduttori che farà salire sul palco dell’Ariston insieme a lui. Su Pieraccioni e Panariello, ha commentato: “Credo che non ci saranno, almeno non in presenza fissa. Credo che alternerò tutte le sere qualcosa”. Poi ha scherzato: “Con loro facciamo troppe cose insieme, non li sopporto più”.

Cosimo Mazzotta

LAUREATO IN GIURISPRUDENZA ALL'UNIVERSITA' DEL SALENTO CON UN ANNO DI STUDI IN SPAGNA PER APPROFONDIRE LE TEMATICHE DI DIRITTO INTERNAZIONALE. MI INTERESSO DI CRONACA, POLITICA INTERNA E SPETTACOLO. MI PIACE IL DIALOGO IN OGNI SUA FORMA. SFOGO IL MIO SPIRITO CRITICO ATTRAVERSO LA PAROLA E IL DISEGNO.

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