MiAmi 2024, gli highlights della seconda serata

Passa la tempesta e il sole arriva contro ogni previsione all’idroscalo di Milano, sarà per il ritmo sudamericano dei Selton oppure per l’esibizione di Ditonellapiaga, chi lo sa. Ciò che è certo è che la seconda giornata del MiAmi al Circolo Magnolia è sold out. Si parte in grande stile con il folle musical di Auroro Borealo, si continua con gli Ex-Otago, con un piccolo stop dai Cigarilla Disonasty al palco Idealista, fino a Willie Peyote in un Dr. Martens stage gremito e gli unexpected Vasco Brondi e Dente che chiudono la serata.

Il musical di Auroro Borealo

L’attesa era tanta, il musical di Auroro Borealo era uno degli eventi da non perdere. Il cantautore bresciano porta in scena una storia surreale. Un gruppo di attivisti di ultima generazione blocca un’autostrada per protestare contro il cambiamento climatico. In fila, dentro una jeep, un militante di estrema destra (interpretato da Auroro Borealo) che deve andare a lavoro.

Dopo scontri a colpi di canzoni, il nostalgico però viene colpito da una folgorazione. Si innamora di un ragazzo tra i manifestanti. Inizia quindi una riflessione metafisica con un angelo fascista, interpretato da Simone Panetty, che scende sul palco e, in poche parole, dice al militante di non reprimere le sue pulsioni. La metamorfosi da intransigente estremista a personaggio fluido da generazione zeta accompagna il resto della performance.

Storia surreale ma apprezzatissima. Le risate sono tante, il pubblico si diverte e canta a memoria le canzoni. Menzione d’onore per la canzone Trentenni Pelati e la battuta sui CCCP, se Ferretti ha cambiato idea perché non può farlo un militante di estrema destra?

 

Dr.Martens Stage

La prima star del Dr. Martens Stage è Ditonellapiaga, ex sanremese insieme a Donatella Rettore con Chimica. Shorts, top azzurro brandizzato e movimenti sensuali. La cantautrice incanta il pubblico e fa ballare. L’esibizione è di alto livello e le persone non riescono a staccarle gli occhi di dosso.

Proseguono Tropico, il secondo live dei Tre Allegri Ragazzi Morti e, infine, il più atteso di tutti: Willie Peyote. Per il concerto del rapper torinese il parterre è gremito, si fa fatica a camminare e a passare. Tanti salgono sopra i vasi e si arrampicano sui pali per riuscire a vedere qualcosa. Aspettative rispettate, un coro all’unisono dall’inizio alla fine del concerto.

Le esibizioni sul palco si concludono con gli unexpected Dente e Vasco Brondi. I due cantautori fuori dalla line up salgono sul palco con due chitarre acustiche e regalano tre canzoni al pubblico. Rimane la sensazione che avrebbero potuto fare qualcosa in più.

 

La Collinetta e il palco Idealista

Lo spirito del MiAmi rimane però la collinetta. Il fango qua si fa sentire ma non frena l’atmosfera, anzi forse la rende ancora più glastonburyana. Dopo il musical di Auroro Borealo arrivano i Selton. Il gruppo brasiliano porta la sua saudade e due ospiti di eccellenza sul palco: Marco Castello, Gaia e Ginevra. Per un’ora l’Idroscalo diventa una spiaggia di Rio. Menzione d’onore per la canzone Voglia di Infinito, il pubblico la canta dall’inizio alla fine.

Discorso simile per gli Ex-Otago. Il gruppo genovese porta in scena un live preciso ed essenziale, commemora Franchino (recentemente scomparso) ed è accompagnato da un coro di voci dei fan che non smettono mai di cantare.

A poca distanza, sul palco Idealista, cantano invece i Cigarilla Disonasty. Sconosciuti ai più (anche al sottoscritto) regalano una performance surreale e divertente. Testi originali e arrangiamenti che ricordano gli storici Camillas. Menzione d’onore per la canzone Guarda questo sasso. La band porta veramente in scena una pietra che rimane come totem sul palco e viene anche fatta accarezzare dal pubblico in transenna. Probabilmente ne sentiremo parlare in futuro.

Ettore Saladini

Laureato in Relazioni Internazionali e Sicurezza alla LUISS di Roma con un semestre in Israele alla Reichman University (Tel Aviv). Mi interesso di politica internazionale, terrorismo, politica interna e cultura. Nel mio Gotha ci sono gli Strokes, Calcutta, Martin Eden, Tondelli, Moshe Dayan, Jung e Wes Anderson. In futuro mi vedo come giornalista televisivo.

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