Violenza sessuale: il lupo cattivo non fa più paura alle donne


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di Chiara Beria

Molestie verbali, palpeggiamenti, stupri tentati o consumati. L’episodio più recente, l’arresto del molestatore seriale responsabile delle aggressioni al parco Lambro, ha rilanciato l’allarme sicurezza. Milano è pericolosa per le donne? A guardare le statistiche, sembra di sì. Nel 2015 le violenze sessuali sono state 360, ovvero 12 in più rispetto all’anno precedente.

Cosa si può fare per reagire? Per prima cosa, vietato cambiare stile di vita. Uscire, fare sport, vivere la città è il modo migliore per dare una lezione ai violenti. Una scelta che le milanesi sembrano aver già fatto, a giudicare dalle decine di runner e biker che affollano ogni giorno il parco. In fondo, bastano piccoli accorgimenti per limitare i rischi.

La miglior difesa è, come sempre, la prevenzione. Allontanare il malvivente è più facile di quanto si pensi. Lo strumento più efficace, lo spray al peperoncino, è legale in Italia già da qualche anno. Non causa lesioni permanenti, ma il bruciore è così intenso che il malcapitato è costretto a cambiare idea. Molti i vantaggi, a partire dalla praticità: la bomboletta si nasconde facilmente in borsa, ma è sempre pronta all’uso in caso di bisogno. Anche il costo, dieci euro l’una, è accessibile per chiunque.

Perfino il sindacato della polizia municipale ha chiesto di aggiungere lo spray agli strumenti di difesa in dotazione alle vigilesse. “La Polizia Locale di Milano lavora con circa il quaranta per cento di forza femminile – ricordano le delegate del Sulpm – mogli e madri di famiglia che meritano ancora più attenzione dalle Istituzioni”. “Una miopia ideologica” – denunciano ancora le poliziotte – “non vuole certi strumenti di tutela quasi ad indicare che l’eventuale utilizzo sia sinonimo di aggressività”. Una conferma dello stereotipo che vuole la donna remissiva, vittima indifesa del predatore sessuale.

Invece, se capita qualcosa di brutto, sapersi difendere può fare la differenza. Paura e passività, si sa, sono le migliori armi in mano al molestatore. Per chi non è al top della forma, anche un corso di autodifesa può tornare utile. Arti marziali? Forza bruta? No, difendersi è sempre possibile, per chiunque e a tutte le età. In buona parte dei casi, infatti, è la determinazione della donna a mettere in fuga l’aggressore. Mentalità difensiva, la chiamano gli esperti. In parole povere, tanta energia e fiducia in se stesse.

L’importante è non sentirsi vittime, ma persone che sanno e vogliono reagire. E quando non ci saranno più prede, anche i predatori dovranno cambiare mestiere.

 

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