Trump ha annunciato il cessate il fuoco, ma per Israele l’Iran l’ha già violato

Trump annuncia il cessate il fuoco tra Iran e Israele

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che Iran e Israele hanno concordato un cessate il fuoco. «Presupponendo che tutto funzioni come dovrebbe, e lo farà, vorrei congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto la resistenza, il coraggio e l’intelligenza per porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata “LA GUERRA DEI 12 GIORNI”!», ha scritto in un post sul suo social Truth, nella notte tra lunedì e martedì.

Le prospettive di un’interruzione delle ostilità, però, sono ancora fragili. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato di aver ordinato all’esercito di colpire Teheran in risposta ai missili lanciati dall’Iran in violazione del cessate il fuoco. Dall’altra parte, l’agenzia di stampa iraniana ISNA ha detto che le notizie secondo cui l’Iran avrebbe lanciato missili contro Israele dopo le dichiarazioni di Trump erano false.

Il piano di Trump

Stando a quanto dichiarato da Trump, il cessate il fuoco sarebbe dovuto entrare in vigore alle 6 di martedì mattina (ora italiana). Se l’Iran lo avesse rispettato nelle prime 12 ore, anche Israele si sarebbe impegnato a sospendere gli attacchi per altre 12 ore. A quel punto, per Trump la guerra sarebbe «finita».

Per il momento, però, né il governo israeliano né quello iraniano hanno confermato queste condizioni. Verso le 7 di martedì la tv di stato iraniana ha comunicato l’inizio del cessate il fuoco, ma nessun leader politico, religioso o militare l’ha ancora commentato.

Ore prima, Trump aveva scritto su Truth: «IL CESSATE IL FUOCO È ORA IN VIGORE. PER FAVORE NON VIOLATELO!».

L’attacco iraniano alle basi americane

Nella serata di lunedì l’Iran ha lanciato un attacco contro la base americana di Al Udeid alle porte di Doha, in Qatar.

Il raid è stato una ritorsione dell’Iran per i bombardamenti compiuti dagli Stati Uniti nella notte tra sabato e domenica su tre siti nucleari iraniani, tra cui quello di Fordo, uno dei più importanti e il più difficile da raggiungere, essendo costruito all’interno di una montagna.

Dopo l’attacco, il Consiglio supremo di sicurezza iraniano ha comunicato che l’Iran intende evitare un ulteriore aumento delle ostilità nella regione.

 

Alessandro Dowlatshahi

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano, chiudendo il mio percorso accademico con un lavoro di ricerca tesi a Santiago del Cile. Le mie radici si dividono tra l’Iran e l’Italia; il tronco si sta elevando nella periferia meneghina; seguo con una penna in mano il diramarsi delle fronde, alla ricerca di tracce umane in giro per il mondo.

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