Una scritta «a morte le guardie» e due svastiche ai lati sono state trovate questa mattina sulla base di cemento di una lapide commemorativa delle vittime dell’attentato di via Fani, nel quale persero la vita cinque membri della scorta di Aldo Moro.
La lapide, deteriorata dagli agenti atmosferici e dall’usura, era stata rimossa qualche giorno fa dall’angolo tra via Stresa e via Fani sulla Camilluccia, per consentire i lavori di ampliamento del marciapiedi, la sistemazione dell’illuminazione pubblica, e la nuova collocazione del monumento.
Il prossimo 16 marzo, infatti, in occasione del quarantennale della strage, davanti alla lapide avrà luogo una cerimonia commemorativa alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
«Una azione vergognosa e un insulto per i tanti servitori dello stato che hanno perso la vita per mantenere la schiena dritta alla democrazia di questo Paese», è quanto hanno commentato i familiari delle vittime di via Fani, attraverso il loro legale, l’avvocato Valter Biscotti.
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha commentato su Twitter: «Oltraggiata la memoria degli agenti di Aldo Moro uccisi in via Fani. Un insulto per tutti i cittadini, romani e gli italiani».
Oltraggiata la memoria degli agenti di Aldo Moro uccisi in via Fani. Un insulto per tutti i cittadini, i romani e gli italiani.
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) February 21, 2018
La Procura di Roma aprirà un fascicolo di indagine su quanto accaduto. Purtroppo la mancanza di telecamere di videosorveglianza nella zona, renderà più difficile l’identificazione degli autori della scritta.