Nostalgia di futuro 2025: il dibattito e il premio al Master IULM

Il giornalismo nell’era digitale come una grande sfida che si intreccia tra responsabilità, fact checking e intelligenza artificiale. Proprio questo è stato il focus dell’incontro “Nostalgia di Futuro 2025. Il futuro per un’informazione tra uomo e macchina: verso un nuovo linguaggio”. Il dibattito, svoltosi nella sede Mediaset di Cologno Monzese e moderato da Leonardo Panetta (giornalista Mediaset a Bruxelles), ha affrontato temi di grande attualità, grazie alla partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del mondo editoriale, della privacy e delle nuove tecnologie.

Il ruolo del giornalismo in un mondo che cambia

Per Carlo Corazza (Capo Ufficio del Parlamento europeo in Italia) il ruolo dei giornalisti è quello di fare “le sentinelle”. Soprattutto nel periodo storico in cui viviamo, in cui l’Unione Europea si trova di fronte ad una scelta. O diventa una vera potenza o è destinata a essere un insieme di stati satelliti, come è successo alle città greche del 4 secolo.

Laura Aria (commissario Agcom) ha sottolineato come regolare una realtà che cambia in fretta è complicato. All’inizio è toccato alla tv, regolata in modo molto stringente perché all’epoca si disse che influenzava l’opinione pubblica e poteva quindi incidere sulla democrazia. I social, i chatbot e l’AI producono gli stessi effetti. Servono quindi delle regole al riguardo. Alberto Barachini (Sottosegretario all’Editoria) ha parlato della bassa affluenza registrata alle elezioni regionali del 24 e del 23 novembre 2025. Conseguenza anche della bassa fiducia dei cittadini nei confronti dell’informazione. Per questo il ruolo di un giornalista dovrebbe essere quello di trasferire le competenze da analogico a digitale attraverso curiosità, esperienza e con contenuti originali.

L’intelligenza artificiale tra opportunità e regolamentazione

È emerso anche il tema secondo cui le intelligenze artificiali possano liberare del tempo ai lavoratori, affinché possano dedicarsi ad attività più intellettuali e, per così dire, umane. Sull’argomento è intervenuto Mattia Tarelli (Google) che ha sottolineato come il motore di ricerca sia costantemente al lavoro per innovarsi nella direzione di connettere l’utente con quello che cerca. Il giornalista infatti deve porsi come umile intermediario tra quello che accade e come le persone leggono la realtà. Questa è la chiave del giornalismo nel mondo moderno, come sostiene Daniele Manca (IULM – Corriere della Sera). “Il mondo è cambiato e con esso dobbiamo cambiare anche noi, e invece restiamo inchiodati al presente”. Proprio in questo senso il giornale di Via Solferino si pone come una comunità che traghetta verso il futuro le sue redazioni. Secondo Mauro Crippa (Direttore Generale dell’informazione Mediaset) l’intelligenza artificiale è creata dagli esseri umani apposta con l’obiettivo superarli. In questo contesto il problema non è quanto l’AI sia intelligente, ma quali saranno le conseguenze su di noi.

Guido Scorza (garante della privacy) ha affrontato il delicato tema della tensione tra regolamentazione e innovazione. Secondo Scorza è importante non sottovalutare il rischio delle AI: viviamo infatti in un mondo in cui la merce fondamentale sono i dati e la dieta mediatica dei consumatori sono gli algoritmi. In questo scenario i legislatori devono muoversi per proteggere gli utenti dai rischi delle intelligenze artificiali senza privarli dei loro vantaggi. C’è infatti una spinta nuova, come dice Derrick de Kerckhove (Osservatorio Tuttimedia). Siamo in cultura alfabetica che incontra cultura digitale, e questo va gestito senza mai scordarsi di immettere parole e informazioni nelle nostre menti. In una parola, leggere. Questo perchè il linguaggio si basa sul legame tra la parola e il suo significato. Nel rapporto tra l’uomo e la macchina, è l’essere umano ad avere il compito di occuparsi del significato. E questo è una grande responsabilità.

Un master… premiato

Dopo il dibattito, la mattinata è culminata con la premiazione di chi, pur provando “Nostalgia di Futuro”, si impegna attivamente per contribuire a una transizione digitale. Tra i riconoscimenti, un premio speciale è stato assegnato al Master di Giornalismo della IULM. A ritirarlo, il direttore Daniele Manca, i coordinatori Marta Zanichelli e Ugo Savoia, la tutor Sara Foglieni con i complimenti di Gina Nieri (Mediaset).

 

Chiara Balzarini

Milanese, classe '98. Laureata in Psicologia Sociale , ho scoperto che il mio futuro è nel giornalismo. Appassionata di cavalli e sport equestri, oggi voglio raccontare il mondo in tutta la sua varietà e complessità.

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