La carne dei poveri

I legumi e il pane nero erano in passato alimenti associati a classi sociali povere, e i ricchi sceglievano per le loro tavole carni rosse e pane bianco. Oggi, alla luce di studi ed evidenze scientifiche sulla nutrizione, le usanze alimentari sono esattamente all’opposto. I legumi, come noto, sono i semi secchi appartenenti alla famiglia delle leguminose (fagioli, fave, lenticchie e ceci).

Tra i vegetali sono quelli che presentano il più alto apporto proteico con una percentuale simile alla carne (20%). Il contenuto in aminoacidi (le strutture che compongono le proteine) è superiore a quello dei cereali con i quali si completano offrendo una qualità proteica superiore.

Un aspetto negativo dei legumi può essere dato dalla loro bassa digeribilità, se confrontata con le proteine del pesce e della carne, causata da frazioni proteiche resistenti alla digestione. Metterli a bagno in acqua per qualche tempo facilita il loro assorbimento. Altre metodiche per favorirne la digeribilità sono:

Cottura a fuoco lento: completa i processi iniziati con l’ammollo

Abbinamento con alghe (kombu) ed erbe aromatiche (rosmarino, salvia, alloro, semi difinocchio): aumentano la digeribilità dei legumi

Sbucciatura o filtratura: li rende più digeribili

a cura di Marta Zanichelli

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