Le file delle persone in coda, dal mattino presto, lungo i marciapiedi di Viale Monza 335 e Toscana 28, le due sedi di Pane Quotidiano, sono sempre più lunghe. Pandemia e guerra aumentano il numero di chi ricorre all’assistenza alimentare fornita gratuitamente dall’associazione.
Pane Quotidiano è un ente benefico fondato a Milano nel 1898 da Arrigo Valentini, facoltoso e discreto commerciante filantropo nella migliore tradizione meneghina. L’atto costitutivo non lascia dubbi sulle finalità dell’Associazione (articolo 1): “È istituito in Milano la Società del Pane Quotidiano, allo scopo di distribuire ai bisognosi il pane da consumarsi sul posto”. La prima sede situata negli anni ‘20 in Porta Genova venne sostituita, nel ’33, con l’attuale di Viale Toscana, ben più grande e moderna, adiacente alla Bocconi. Con l’Università esiste da tempo una collaborazione grazie alla preziosa opera del volontariato studentesco, indispensabile per la preparazione delle razioni alimentari da distribuire quotidianamente.
Pane Quotidiano mantiene una lunga tradizione di associazione indipendente, laica, apolitica e no profit. Nel corso del tempo la sua missione si è ampliata: accanto al pane “che non deve mai mancare a nessuno”, sono stati introdotti altri generi alimentari da donare: latte, ortofrutta, prodotti freschi, secchi e confezionati. Di recente Pane Quotidiano si occupa anche della distribuzione, soprattutto in inverno, di coperte e vestiario di prima necessità. Il tutto sempre gratuitamente e senza alcuna richiesta di tessere o documenti.
Al pari di Umanitaria e del Pio Albergo Trivulzio, è una grande istituzione milanese, la cui opera è sempre più necessaria e apprezzata. La povertà e la conseguente difficoltà di accesso al cibo nelle grandi metropoli è una condizione che interessa un numero sempre maggiore di persone. Oltre a migranti e meno abbienti, la crisi economica e alimentare arriva a colpire con crescente frequenza anche le classi medie. Tanto che l’Associazione nel 2021 è arrivata a superare un milione di pasti offerti gratuitamente in città. Ma non basta: Pane Quotidiano, per venire incontro alle esigenze di coloro che hanno difficoltà di spostamento, ha di recente organizzato, sempre con volontari, la consegna dei beni alimentari a domicilio.
I numeri del cibo donato impressionano più di qualunque parola: 437mila kg di frutta e verdura, 286mila kg di pane, 255mila kg di formaggi. Oltre a pasta, salumi, piatti confezionati, alimenti per l’infanzia e surgelati. (Fonte: Pane Quotidiano, aprile 2022) Numeri importanti che iniziano a mettere in qualche difficoltà l’Associazione. Mentre le persone con problemi economici sono in grande crescita (sono oltre 3.000 le persone che quotidianamente ricevono assistenza, con un 40% di italiani per lo più uomini e pensionati), la recente guerra ha ridotto la disponibilità delle donazioni alimentari a Pane Quotidiano in favore della popolazione ucraina. Questo ente, che anche durante il lungo periodo della pandemia non ha mai fatto mancare il proprio contributo, necessita della presenza forte della città e del cuore grande di Milano.
Donazioni di cibo e vestiti, volontariato e denaro sono necessari per garantire a tutti almeno il pane quotidiano. Anche la ristorazione può contribuire: un nuovo fabbricato con giardino all’interno della sede di Viale Toscana fornisce la possibilità di organizzare pranzi e cene di gruppo, personalizzando il menu. Un’iniziativa che unisce il buon gusto al bel gesto della donazione.
Pane Quotidiano in cifre: 3.500 persone aiutate giornalmente; 1 milione di razioni alimentari distribuite annualmente, 70 volontari; 150 aziende alimentari partner.
a cura di Marta Zanichelli