Continua la polemica dopo che l’ordinanza del 13 novembre del Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha confermato la sospensione della responsabilità genitoriale per la coppia anglo-australiana e ha disposto l’allontanamento dei minori, attualmente collocati in una casa famiglia.
A ricevere accuse e minacce anche la presidente del Tribunale che ha disposto l’ordinanza, Cecilia Agrisano, mentre grande è la solidarietà nei confronti della famiglia, a favore della quale è stato organizzato un sit in per il 6 dicembre davanti al ministero della Famiglia e delle Pari Opportunità.
IL COMUNICATO STAMPA E LO SCONTRO CON L’EX AVVOCATO

È con il comunicato stampa del 27 novembre che i coniugi Nathan Trevallion e Catherine Birmingham hanno annunciato un cambio di strategia e hanno motivato l’interruzione del rapporto con l’ex avvocato, Giovanni Angelucci. «Sentiamo, oggi più che mai, il bisogno di ristabilire verità e chiarezza in una vicenda drammatica che ha coinvolto, ed anzi stravolto, la nostra famiglia». Tra le dichiarazioni più rilevanti, la smentita di quanto riportato da diverse testate giornalistiche, ovvero della rinuncia ad abitazioni alternative che erano state loro offerte dal sindaco di Palmoli e da un imprenditore in attesa della ristrutturazione straordinaria del loro casolare.
Nel comunicato la coppia nega di aver ricevuto aiuti, ma si dichiara aperta al dialogo con le istituzioni «Abbiamo la gioia di preservare il nostro spirito e la nostra filosofia di vita ma non per questo vogliamo essere sordi alle sollecitazioni che vengono dall’esterno. […] Siamo, oggi, nella piena coscienza di non avere di fronte un antagonista ma una istituzione che come noi, siamo certi, ha a cuore la salvaguardia e la tutela dei nostri bambini. Quindi abbiamo un fine comune». A smentirli è il loro ex avvocato, che ribatte: «i fatti smentiscono quanto scritto nel comunicato, che sono certo non è farina del sacco di Nathan e Catherine, giacché il sindaco Masciulli è testimone di tutti i loro rifiuti». Ciononostante si è detto contento di essere riuscito a dar loro una scossa, con la rinuncia del mandato, e di averli fatti ragionare.
LA NUOVA APERTURA VERSO LE ISTITUZIONI
A smentire i due coniugi anche il primo cittadino di Palmoli, che sconfessa quanto riferito dalla coppia e conferma la versione dell’ex avvocato Angelucci. Intervistato da Rtl 102.5, infatti, ha dichiarato: «la famiglia ha rifiutato non solo la nostra casa, ma anche l’offerta di un imprenditore del posto che ha messo a disposizione il suo agriturismo, sempre gratuitamente».
Gli ultimi risvolti, però, mostrano una nuova apertura della coppia. È stato lo stesso sindaco Giuseppe Masciulli a dichiarare all’Ansa che la coppia ha mostrato interesse a visionare un prefabbricato in un’area rurale, una soluzione che rispetta lo spirito naturalistico su cui si basano le loro scelte di vita. Un tentativo, dunque, di ricostruire un rapporto di dialogo con le autorità. Questa l’impostazione della strategia difensiva dei nuovi avvocati Marco Femminella e Danila Solinas, che riferiscono di un atteggiamento collaborativo della coppia.
«HO VISTO LA FELICITÁ NEI SUOI OCCHI»

«Nathan è arrivato qui tre giorni fa (mercoledì 26 novembre, ndr). È stato grazie al suo ex legale Angelucci che ho potuto stabilire un contatto. Appena visto il casolare, la posizione, tutto quel verde intorno, gli si sono illuminati gli occhi. Credo che abbia deciso sin da subito per il trasferimento, ma poi comunque voleva far vedere le foto anche a sua moglie». Questo quanto affermato dal ristoratore Armando Carusi che ha concesso in comodato d’uso gratuito il casolare nel quale la famiglia vivrà per i prossimi due mesi. Sabato 29 novembre la firma del contratto. «Non mi scandalizzo dello stile di vita della famiglia nel bosco perché l’ho vissuta anche io da piccolo». Il benefattore ha raccontato che la storia della famiglia gli ha rievocato i ricordi della sua infanzia e che, colpito dal provvedimento di allontanamento dei minori, ha subito maturato la sua generosa decisione.

Il casolare apparteneva alla nonna di Carusi e, dopo essere stato opportunamente ristrutturato, presenta tutte le caratteristiche – tra cui il bagno interno – che il Tribunale dei minori ha richiesto come condizione per il ricongiungimento della famiglia.
A cura di Alessandra Falletta Ballarino