La maggioranza di Governo ha raggiunto un accordo sul tema dell’articolo 2 del ddl Concorrenza relativo alle concessioni balneari. L’intesa è arrivata giovedì 26 maggio, dopo l’incontro tra le forze di maggioranza. Il testo sarà in Aula lunedì, dopo il via libera in commissione industria.
Le nuove regole prevedono che le concessioni dal primo gennaio 2024 dovranno essere assegnate in base alle gare. Si è optato, poi, di rimandare il tema dei rimborsi, che saranno a carico dei subentranti, al successivo decreto legislativo (con il quale il Governo dovrà definire le regole per le nuove gare).
«Definizione di criteri uniformi per la quantificazione dell’indennizzo da riconoscere al concessionario uscente, posto a carico del concessionario subentrante».
È la formula su cui Governo e maggioranza hanno trovato l’intesa, rinviando ogni altro dettaglio ai decreti attuativi del Governo.
La maggioranza che sostiene Draghi si ritiene soddisfatta dell’accordo raggiunto da Matteo Salvini a Giuseppe Conte. Il Pd parla di «buona notizia» e «accordo ragionevole». L’opposizione invece critica la decisione, Giorgia Meloni parla di «testo ridicolo e vergognoso».
Fiba Confesercenti (Federazione Italiana Imprese Balneari) dichiara in una nota: «L’emendamento di maggioranza al Ddl Concorrenza è una scelta di compromesso non risolutiva. Troppo poco per le imprese del comparto balneare che restano così in una grave situazione di incertezza» – aggiungendo che – «Il governo ha ‘deciso di non decidere’ rimettendo nelle mani di futuri decreti legislativi le sorti del nostro settore. Non è sicuramente il provvedimento di cui avevamo bisogno. Avevamo chiesto invece un intervento equilibrato che prevedesse la mappatura delle spiagge, la possibilità di avere la prelazione a parità di offerta e il riconoscimento del valore degli investimenti e dell’avviamento, unica nota positiva l’inserimento nel decreto degli indennizzi per i concessionari uscenti».