L’ex terrorista Cesare Battisti potrebbe essere estradato. Anche la Procura generale della Repubblica in Brasile è, infatti, favorevole alla possibilità che Battisti faccia ritorno in Italia.
Condannato all’ergastolo per 4 omicidi commessi negli anni ’70, l’ex militante dei Proletari armati per il comunismo, vive già da molti anni in Brasile. Nel 2009, la Corte Suprema brasiliana ne approvò l’estradizione in Italia, ma la decisione finale fu lasciata all’allora presidente Luiz Inacio Lula de Silva, che gli concesse il visto permanente.
Oggi a distanza di nove anni, il presidente Michel Temer potrebbe non considerare quanto stabilito dal suo predecessore. Il caso è fermo dal mese di ottobre, quando Luiz Fux, il giudice della corte più alta incaricato del caso, decise di congelare la decisione presa dal governo di Temer e di aprire una nuova istruttoria.
Se da un lato la difesa di Battisti sostiene che la scelta di lasciare Battisti in Brasile sia «irreversibile», dall’altro l’Italia chiede che possa essere rivista.
La Procuratrice Raquel Dodge in un parere inviato al Supremo Tribunale Federale (Stf) ha stabilito che «la decisione è esclusivamente del presidente della Repubblica Michel Temer», respingendo così la tesi della difesa.
(bb)