Incastrati dallo smartphone che avevano rapinato dopo l’aggressione. I Carabinieri hanno arrestato questa mattina otto persone, di cui sei minorenni e due diciannovenni, per avere picchiato, lo scorso 22 gennaio, due ragazzi gay – di 20 e 25 anni – di fronte a una locale di via Montemartini a Milano. Da allora erano partite le indagini per identificarli. I militari sono riusciti a rintracciare gli aggressori grazie al telefono che era stato sottratto a uno dei due ragazzi picchiati, venduto poi a un extracomunitario che ha detto di averlo acquistato da un italiano del quartiere Corvetto, del quale però conosceva solo il nome. Questo ha ristretto di molto il campo d’indagine consentendo così di arrivare a identificare un membro della baby gang. Le informazioni lasciate sui social e l’incrocio delle celle telefoniche hanno permesso quindi d’individuare gli altri sette responsabili. Sono tutti italiani e appartengono a famiglie che provengono dalle case popolari del quartiere Corvetto di Milano, solo uno di loro, un 17enne, vive nel campo nomadi di Vaiano Valle. Ora, oltre alle lesioni, dovranno rispondere del reato di rapina. I due ragazzi aggrediti avevano subito ferite serie: uno è stato operato per una frattura al naso, mentre per l’altro, il più grave, è stato necessario l’impianto di una placca di metallo nella parete frontale del cranio. (Mast)
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