Cosa è successo ad Amelia Earhart? Il mistero sulla scomparsa della celebre pilota americana forse oggi ha trovato una risposta.
Era il 1937 e mancavano 11mila km per completare il primo giro del mondo, insieme al copilota Fred Noonan, quando Amelia scomparve sopra al Pacifico. Nonostante vari segnali radio lanciati ad alcune navi, ciò che successe ai due piloti non è mai stato chiarito.
Dopo aver ipotizzato la fine del carburante, uno schianto in mare, o perfino il rapimento da parte dei giapponesi, nel 1939 venne dichiarata ufficialmente la loro morte.
Oggi, a distanza di 81 anni, forse la storia ha raggiunto il suo epilogo. Richard Jantz, del Centro di Antropologia Forense dell’Università del Tennesse, grazie a tecniche innovative ha attribuito alla giovane pilota i resti trovati nel 1940 sull’isola di Nikumaroro, nell’Oceano Pacifico, ora della Repubblica di Kiribati.
Le ossa, insieme a un’antica scatola di un sestante, furono trovate da Gerald Gallagher, ufficiale britannico e pilota, sotto un albero nella punta sudorientale dell’isola. Le autorità coloniali inglesi le attribuirono, però, ad un uomo alto 1,64 cm. La svolta, arrivata in questi giorni, si basa su un’analisi pubblicata sulla rivista Forensis Anthropology, dei dati raccolti dopo il ritrovamento di Gallagher.
Grazie al programma Fordisc, da lui stesso ideato, Jantz ha potuto stabilire età e statura della vittima: le analisi hanno rivelato che la somiglianza con Amelia Earhart era maggiore rispetto al 99% di individui in un largo campione di riferimento.
«La spiegazione più convincente è che i resti siano quelli della Earhart», ha concluso lo studioso che, per la ricerca, ha ottenuto la lunghezza delle ossa di Amelia a partire da foto e vestiti. «L’antropologia forense non era ben sviluppata all’inizio del XX secolo e ci sono molti esempi di valutazioni errate da parte degli antropologi del periodo. Dunque l’analisi di Hoodless – del 1940 – potrebbe non essere corretta». La Earhart, prima donna aviatrice a volare in solitaria sull’Oceano Atlantico, sarebbe molto probabilmente naufragata e morta sull’isola di Nikumaroro.