1 metro e 45 centimetri. Ecco la previsione del Centro Maree di Venezia per le ore 16.40 dell’8 dicembre. Ma questa volta il sistema Mose, che nei giorni scorsi aveva risparmiato Venezia, non sarà attivo. Il motivo? «Siamo in una fase sperimentale», sottolineano dal Provveditorato delle opere pubbliche del Nordest, «il Mose si alza solo quando c’è una previsione di 130 centimetri e l’allerta dev’essere data 48 ore prima».
A rischio anche Chioggia
In questo caso il repentino peggioramento delle condizioni meteo nella mattinata dell’8 dicembre ha fatto andare sott’acqua buona parte del capoluogo veneto. Situazione allarmante anche a Chioggia dove il Centro Maree attraverso il suo canale Telegram ha informato che sono previsti 10 centimetri in più rispetto ai 145 attesi per Venezia.
San Marco sott’acqua
Ovviamente a pagarne le conseguenze anche la Basilica di San Marco, collocata nel punto della città più sensibile agli episodi di alta marea. «La situazione è drammatica», ha sottolineato Carlo Alberto Tessein, Procuratore della Basilica di San Marco, «Il nartece è completamente allagato e se il livello sale ancora andranno sotto anche le cappelle interne». Un film che sembra già visto per i veneziani che si erano illusi che l’acqua alta fosse ormai solo un brutto ricordo. Purtroppo non è così. E ovviamente a far discutere in città è il complesso meccanismo di attivazione del Mose, considerando che i fenomeni meteorologici sono in rapida e costante evoluzione.