Nuovo sgambetto al presidente degli USA Donald Trump che si è visto bloccare dalla Camera la dichiarazione di emergenza per poter ottenere i fondi per la costruzione del muro con il Messico. Il blocco è stato approvato con 245 sì e 182 no.
Ora il testo sarà sottoposto al Senato. Per superare l’annunciato veto di Trump, il Congresso avrà bisogno di una maggioranza di due terzi.
DICHIARAZIONE DI EMERGENZA: COSA AVREBBE COMPORTATO?
La dichiarazione di emergenza nazionale avrebbe permesso al tycoon di ottenere almeno 8 miliardi di dollari per la costruzione del muro, mantenendo così fede a una delle sue promesse elettorali più importanti. Dopo un lungo braccio di ferro con i Democratici, il Congresso aveva sbloccato soltanto 1,375 miliardi di dollari che però non sarebbero serviti alla costruzione di un muro, ma solo per la realizzazione di nuove recinzioni metalliche su 88 km.
Dopo 35 giorni di shutdown, Donald Trump aveva chiesto l’emergenza nazionale, adducendo come motivazione il rischio di infiltrazioni di criminalità e droga nel Paese dalla frontiera messicana.
Un gruppo di 16 stati, guidato dalla California, aveva annunciato nei giorni scorsi di voler fare causa all’amministrazione Trump per impedire la dichiarazione di emergenza nazionale. Nella citazione si sosteneva una violazione della separazione dei poteri da parte del presidente usando una crisi in realtà inventata di sana pianta, e usata come pretesto fittizio per poter bypassare il Congresso.