Robert Francis O’Rourke ha rotto gli indugi: l’ex congressman texano correrà per le elezioni presidenziali americane del 2020.
L’annuncio è stato dato dallo stesso O’Rourke – meglio conosciuto come “Beto” – in un video pubblicato online su El Paso Times, sito d’informazione locale della sua città natale. La candidatura formale del politico dell’ala democratica è attesa prima del suo arrivo in Iowa, stato in cui si aprirà la stagione delle primarie presidenziali.
«Da questo momento di pericolo – ha dichiarato O’Rourke – potrebbe derivare il più grande momento di speranza per il Paese». Le voci sulla sua candidatura circolavano da tempo e si erano fatte più insistenti nell’ultimo periodo, dopo la pubblicazione sulla copertina di Vanity Fair di un’intervista a lui e alla moglie.
Beto va ad inserirsi nella fitta lista di candidati democratici che parteciperanno alle prossime elezioni. In molti hanno già confermato le proprie intenzioni di prendere parte alla corsa: da Kamala Harris a Cory Booker, da Bernie Sanders a Elizabeth Warren.
All’appello manca ancora un nome illustre: quello di Joe Biden, vicepresidente durante l’amministrazione Obama, che potrebbe contare proprio sull’appoggio dell’ex presidente nel caso in cui decidesse di candidarsi.
O’Rourke aveva raccolto grande consenso a livello nazionale già lo scorso anno, quando aveva sfidato il senatore repubblicano Ted Cruz alle primarie: l’avventura di Beto si era chiusa con una sconfitta per 3 punti percentuali, ma già allora il candidato di El Paso era riuscito a conquistare le simpatie di milioni di americani.
L’Iowa costituirebbe un importantissimo banco di prova per il texano. Stando a un influential poll diffuso la scorsa settimana, al momento Beto sarebbe la prima scelta soltanto per il 5% dei votanti democratici provenienti da questo Stato.
A detta del politico, uno dei suoi problemi è essere «un uomo bianco, in un partito democratico che cerca la diversità». Un altro episodio su cui O’Rourke è stato attaccato a più riprese nelle precedenti campagne – e su cui con ogni probabilità si tornerà anche nella corsa alla presidenza – risale al 1998: Beto, al tempo bassista di una punk band, fu arrestato per guida in stato d’ebbrezza.
Una freccia importante per il suo arco potrebbe però essere rappresentata da Alexandria Ocasio-Cortez. La giovane senatrice newyorkese, attivista ambientale e volto della rivolta anti-Trump, è stata difesa a più riprese proprio da O’Rourke: se la 29enne decidesse di ricambiarne l’appoggio, i suoi milioni di sostenitori potrebbero dare a Beto la spinta necessaria a riequilibrare la partita.