Continua il sogno americano di Matteo Berrettini. Il tennista romano, numero 25 del circuito ATP, ha battuto per 3-0 il russo Andrey Rublev e ha così conquistato l’accesso ai quarti di finale degli US Open a distanza di 42 anni dall’ultimo italiano (Corrado Barazzutti) in grado di riuscirci.
6-1, 6-4, 7-6 il risultato finale, in una partita a senso unico per almeno due set e giocata con una maturità da veterano da parte di Berrettini. Nonostante la classifica lo vedesse avanti rispetto all’avversario (prima della partita Rublev si trovava alla posizione 43), il tennista italiano non partiva certamente con i favori del pronostico considerando gli ultimi risultati del russo, in grado di annichilire Roger Federer meno di un mese fa nel torneo di Cincinnati.
E invece Berrettini ha dimostrato tutto il suo valore, in un match giocato con grande intelligenza. Il tennista romano non si è scontrato con il rivale sul piano della forza, dove probabilmente non sarebbe riuscito a essere efficace, bensì su quello tattico. Matteo ha offerto al russo – che segue un solo piano partita, ovvero quello di martellare dal primo all’ultimo punto – palle sempre diverse, rallentando di proposito per non far prendere ritmo all’avversario e accelerando improvvisamente con il dritto, lasciando più volte Rublev sorpreso. L’unica macchia di una partita altrimenti impeccabile è stata quando Berrettini è andato a servire per il match sul 6-5, dove, tradito dall’emozione, ha concesso il proprio turno di battuta al russo, rischiando di compromettere il terzo set. Un passaggio a vuoto che si è rivelato momentaneo, perché nel tie break Matteo ha giocato da campione, portando a casa la partita.
Si tratta di un risultato storico per Berrettini, che dimostra quanto di buono aveva già fatto vedere a Wimbledon, dove il suo cammino si era interrotto agli ottavi di finale contro Federer. Con questa vittoria, il classe 1996 si ritrova per la prima volta in carriera tra i migliori otto in un torneo dello Slam. Un traguardo importante anche per il tennis italiano, che mancava al nostro movimento dal 2011, quando Fabio Fognini raggiunse i quarti di finale del Roland Garros.
Ma guai a svegliare Berrettini proprio in questo momento. La semifinale Slam non è mai apparsa così vicina: mercoledì Matteo sfiderà il vincitore del match tra Monfils e Andujar, due avversari perfettamente alla sua portata.