Marina Brambilla è la nuova rettrice dell’Università Statale di Milano. Cinquantenne e già prorettrice ai Servizi alla didattica e agli studenti, assumerà la carica il primo settembre e rimarrà in funzione fino al 2030. Specialista in Linguistica tedesca, è la prima donna a guidare l’università nel corso dei suoi cento anni di storia. Con la sua nomina, le tre principali università pubbliche di Milano vedranno tutte una leadership femminile.
Battuta la concorrenza di Luca Solari
Durante le elezioni, Brambilla si è affermata fin dal primo turno come la candidata di spicco, raccogliendo 1.380 voti, davanti al penalista Gian Luigi Gatta, che ne ha ottenuti 754, e a Luca Solari, professore di Organizzazione Aziendale e direttore della Scuola di Giornalismo Tobagi, che ne ha raccolti 545. Un inaspettato ritiro di Gatta ha eliminato la necessità di un secondo turno, portando direttamente al ballottaggio.
Il corpo elettorale, composto da 4.859 aventi diritto, ha visto una partecipazione del 79,1% tra i docenti, con Brambilla che ha ottenuto 1.285 preferenze rispetto ai 524 di Solari. Anche il personale tecnico ha mostrato un’alta affluenza alle urne, con il 70,67% di partecipazione: qui, Brambilla ha raccolto 208,50 punti contro i 104,75 di Solari.
Successo anche tra gli studenti
Gli studenti non sono stati da meno, con 185 votanti su 315 aventi diritto, e 158 preferenze per Brambilla. I risultati finali sono stati accolti con un caloroso applauso in aula magna alle 15.41, consolidando la vittoria di Brambilla con un totale di 1.651,50 preferenze, contro le 644,75 di Solari e 265 schede bianche.
Gli obiettivi della rettrice
Tra le priorità annunciate dalla nuova rettrice ci sono l’ampliamento dei programmi di studio interdisciplinari, l’incremento delle opportunità di ricerca per studenti e docenti, e la promozione di una maggiore inclusività e diversità all’interno dell’ateneo. Brambilla ha anche sottolineato l’importanza di rafforzare i legami con l’industria e le istituzioni locali per garantire che l’università continui a contribuire attivamente allo sviluppo socio-economico della regione lombarda.