Non è bastata la differenza di ben 1 metro e 52 centimetri a impedire alla donna più alta del mondo, Rumesya Gelgi, (2,15 metri) e alla trentunenne Jyoti Amge – quella più bassa – (62,8 cm) di poter prendere un tè da Guinnes insieme. L’incontro, avvenuto lo scorso giovedì 21 novembre, si è tenuto nel “Hotel Savoy” di Londra, in occasione del Guinness World Records Day 2024. Rispettando la tradizione britannica del tè delle 17, le due hanno chiacchierato davanti a una selezione di pasticcini e i scones, scoprendo passioni in comune come il make up e la cura di se stesse.
Rumesya Gelgi e Jyoti Amge sono state premiate come icone del Guinness dei primati dal caporedattore dell’omonimo libro, Craig Glenday, entusiasta della loro presenza e vedendo in loro una ispirazione per gli altri.
The first time that Rumeysa Gelgi, the world’s tallest woman, met Jyoti Amge, the world’s shortest woman 🥰️#GWRDay pic.twitter.com/uSLqIHZlKG
— Guinness World Records (@GWR) November 21, 2024
Jyoti Amge: l’attrice dei record
Originaria della città di Ngapur -nel cuore dell’India- Jyoti è affetta da acondroplasia, una forma rara di nanismo primordiale che le ha bloccato la crescita a soli 3 anni. Oggi Jyoti, che di anni ne ha 31, è diventata una star sui social, ma anche una “piccola-grande icona” del cinema: ha infatti recitato nella serie tv “American Horror Story”. La donna è conosciuta anche al pubblico italiano per le sue apparizioni durante le varie edizioni della trasmissione di canale 5 “Lo Show dei record”.
Il messaggio di Rumesya Gelgi
Rumesya Gelgi, 27 anni, è una ricercatrice e sviluppatrice web turca. La ragazza è affetta dalla sindrome di Weaver che le causa una crescita accelerata e deformazioni scheletriche.
“Vogliamo ispirare le persone a non nascondere le proprie differenze», ha sostenuto Gelgi. Mandando un messaggio forte: “Mostrarsi senza paura, nonostante le visibili diversità”.
Rumesya e Jyoti, con le loro carriere professionali, sono l’esempio che seppur con una diversità fisica, si possono sempre inseguire i propri sogni, e perché no, realizzarli.
A cura di
Maria Sara Pagano
Matteo Carminati