Tragedia in casa Lazio, muore il centrocampista Daniel Guerini

Guerini

Intorno alle 20 del 24 marzo 2021 il mondo biancoceleste è caduto improvvisamente nello shock generale: una grave incidente ha portato via il 19enne centrocampista della primavera Daniel Guerini.

Il giovane è rimasto vittima di un incidente stradale mentre era alla guida della sua Smart For Four insieme ad altri due coetanei. Lo scontro con una Mercedes Classe A è stato fatale per il giovane calciatore, mentre per i due passeggeri le condizioni sono molto serie ma non dovrebbero essere in pericolo di vita. Alla guida della Mercedes c’era un uomo di 68 anni, trasportato anch’esso sotto shock in ospedale ma illeso.

La società biancoceleste, con il presidente Claudio Lotito in testa, ha reso omaggio al giovane calciatore e espresso il proprio cordoglio alla famiglia con un comunicato stampa.

Stesso commosso saluto da parte del Torino, che ha scelto il proprio sito internet per il commiato al ragazzo.

CHI ERA DANIEL GUERINI

Daniel Guerini era un calciatore ma prima di tutto era un giovane con un sogno. Il suo sogno si chiamava Lazio. Proveniva infatti da una famiglia di tifosi dei biancocelesti, squadra del cuore sua e di tutti i suoi cari. A 14 anni il giovane aveva però compiuto una scelta di vita coraggiosaspostandosi al Torino, da lui ritenuto maggiormente conveniente per la sua crescita da calciatore. L’obiettivo, però, è sempre stata la Lazio.

Sogno che ha preso vita nel gennaio del 2021: Claudio Lotito Igli Tare lo riportano a casa. Da allora Daniel gioca 9 partite su 10 con la Lazio, segno che la società punta davvero sul giovane.

Guerini
Daniel Guerini in maglia azzurra

La sliding doors della carriera, ma anche della vita di Daniel Guerini è domenica 21 marzo 2021: segna l’unico gol della sua stagione, su punizione contro il Torino, nel giorno del suo diciannovesimo compleanno. Resterà la sua ultima partita.

Era un centrocampista agile, di grande talento, mancino. Si era messo in mostra anche con la nazionale Italiana Under 16, con cui ha realizzato anche un bellissimo gol contro l’Albania. Sempre su punizione, come l’ultimo gol, sempre pensando alla sua Lazio.

Umberto Maria Porreca

Sono volato dalla più profonda costa Abruzzese a Milano col sogno del giornalismo sportivo nel cassetto e poche certezze nelle tasche e nella testa. Mio padre mi voleva ingegnere, ma la matematica non sarà mai il mio mestiere. Amante della musica italiana e del buon cibo da ovunque esso provenga, ho scritto per due anni per il settimanale di calcio giovanile lombardo/piemontese Sprint&Sport e ho collaborato con The Shot, testata di basket. Lo sport (parlato, non praticato) è il mio pane e la mia vita è stata profondamente influenzata da Andriy Shevchenko. Inseguo il mio sogno sulle note di Fabrizio De Andrè.

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