«Il semestre filtro nuoce alla salute, ministra smetti subito». Questo è solo uno degli striscioni che campeggiano all’ingresso di via Golgi, Città Studi, sede della facoltà di medicina della Statale di Milano. La manifestazione è stata organizzata da Udu, l’unione degli universitari, nella stessa giornata in cui si è svolto il primo appello d’esame nazionale necessario per accedere al corso di laurea.
«Esclusi sette su dieci»
«Il semestre filtro nuoce alla salute del sistema formativo e degli studenti. È un percorso che prometteva ampliamento, ma nella realtà porterà all’esclusione di sette candidati su dieci, dopo mesi di frequenza obbligatoria e procedure diverse da ateneo ad ateneo» spiega l’Udu. «Non è un meccanismo che aiuta chi sogna di diventare medico: al contrario, aggiunge incertezza, stress e disuguaglianze».
Semestre filtro
Si tratta di una novità per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria. Gli studenti frequentano senza test di ingresso il primo semestre, con gli insegnamenti di Chimica, Fisica e Biologia. Al termine sono previsti due appelli d’esame per ogni corso. In base al punteggio degli esami del semestre filtro, il Mur stila una graduatoria nazionale con l’elenco degli ammessi a proseguire gli insegnamenti. Sui circa 54mila iscritti al semestre filtro in medicina, solo 24mila studenti potranno proseguire.

Il quiz sui social
Nonostante durante l’esame non sia possibile usare il cellulare già prima del termine avevano iniziato a circolare sui social alcune immagini della prova in cui numerosi studenti usavano smartphone e smartwatch per copiare. È stato lo stesso ministero dell’Università ad accorgersi del problema. «Il Mur trasmetterà – riporta il comunicato – a tutti gli atenei le immagini in circolazione affinché possano essere individuati i responsabili e ripristinato il pieno rispetto delle procedure previste, incluso l’annullamento della prova»
La risposta del Mur
«Chi ieri protestava contro i test d’ingresso a Medicina – ha sostenuto la ministra Anna Maria Bernini in mattinata, in un post sui social – oggi si scaglia contro il semestre aperto: un sistema che forma dentro le Università, non fuori, che moltiplica le opportunità e garantisce a tutti una base di partenza davvero uguale. Non sarà la solita minoranza rumorosa a disturbare l’esame di 55 mila ragazze e ragazzi che da mesi studiano con serietà e impegno per questo appuntamento».
Chi ieri protestava contro i test d’ingresso a Medicina, oggi si scaglia contro il semestre aperto: un sistema che forma dentro le Università, non fuori, che moltiplica le opportunità e garantisce a tutti una base di partenza davvero uguale.
Non sarà la solita minoranza rumorosa… pic.twitter.com/CU0FuRGd2q— Anna Maria Bernini 🇮🇹 (@BerniniAM) November 20, 2025