L’hamburgeria Eataly dell’outlet village di Settimo Torinese è stata sottoposta a sequestro preventivo insieme ad altre 28 società.
L’indagine, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Torino, era stata avviata a fine gennaio. Gli inquirenti hanno individuato un gruppo criminale che ha costituito oltre venti società fantasma operanti nel settore energetico e consulting finanziario, con sede in Italia e all’estero, mediante le quali sarebbe riuscito ad ottenere finanziamenti bancari per diversi milioni di euro.
Giuseppe Soldano, l’imprenditore che aveva aperto la famosa agrihamburgeria, era stato il primo ad essere controllato nel corso dell’indagine del nucleo investigativo dopo il ritrovamento, lo scorso 28 gennaio, di 600mila euro in contanti e 75 lingotti d’oro (per un totale di 20 kg di materiale prezioso) in uno store box intestato a lui in corso Giulio Cesare, a Torino. Gli investigatori hanno poi individuato una rete di società e identità fantasma composta da Soldano e altri quattro imprenditori che gestivano gli affari spostando montagne di soldi.
Gli altri membri che facevano parte dell’organizzazione, Elio Miegge (59 anni), Luca Villata (49 anni), Simone Marietta (40 anni) e Luca Pifferi (50 anni), sono stati fermati dai carabinieri mentre si accingevano a fuggire in Svizzera. Tutti sarebbero residenti tra Torino e i comuni della provincia sud della città e avrebbero tra i 60 e i 41 anni. Gli indagati in totale sono invece 31.
Ora gli investigatori stanno cercando di capire se quelle stesse società con cui truffavano le banche e lo Stato, servissero anche a riciclare denaro sporco. Il sequestro preventivo, che ha messo i sigilli all’hamburgeria Eataly, ha coinvolto 79 conti correnti per oltre un milione di euro, 25 carte postepay, macchine, immobili e 29 società fantasma che valgono 250 milioni di euro. Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati contanti e oro per oltre due milioni e mezzo di euro.
