Vietnam, pena capitale alla tycoon Lan

Truong My Lan, magnate immobiliare vietnamita, è stata condannata a morte per frode aggravata e continuata per un totale di 12 miliardi di dollari. Per evitare la pena capitale, la tycoon dovrebbe restituire il 75% di quanto ha indebitamente sottratto, ovvero 9 miliardi di dollari.

Il «processo del secolo» di Troung My Lan

Lan era a capo di un impero immobiliare, il Van Thinh Phat Holdings Group, ed era diventata un’icona del nuovo Vietnam comunista dall’anima capitalista. Ad aprile il tribunale di primo grado ha iniziato contro di lei quello che è stato definito il «processo del secolo». Secondo i giudici, per undici anni Lan avrebbe segretamente controllato la Saigon Commercial Bank, quinto più grande istituto di credito del Paese, ottenendo prestiti e svuotando le casse. La cifra sottratta indebitamente ammonterebbe al 3% del Pil nazionale vietnamita del 2022: circa 25 miliardi di dollari.

La Saigon Commercial Bank, quinto più grande istituto di credito del Paese

La tycoon aveva iniziato a farsi strada negli anni Ottanta e Novanta, prima vendendo cosmetici in un baracchino mobile con la madre, poi acquistando proprietà e diventando padrona di hotel e ristoranti. Da quel momento la sua ascesa fu inarrestabile e arrivò a controllare la Saigon Commercial Bank con il 90% delle azioni. Sebbene in Vietnam sia vietato possedere più del 5% di un istituto di credito per un soggetto privato.

Nove miliardi per salvarsi

Il fatto, riporta la giuria, ha «eroso la fiducia della gente nella leadership del Partito comunista dello Stato». Il popolo, infatti, ha manifestato l’indignazione con proteste nelle principali città vietnamite.

Insieme alla tycoon, sono stati condannati altri 85 complici, compreso il marito Eric Chu Nap Kee per violazioni alle regole bancarie. Le pene andranno da tre anni all’ergastolo. Lan ha ricevuto la condanna più estrema, ma secondo la tycoon il verdetto di primo grado è stato «troppo severo». L’ex imprenditrice, però, ha ancora due strade: presentare una petizione al presidente per l’amnistia oppure salvarsi restituendo i tre quarti delle somme sottratte, come prevede la legge vietnamita. Il problema per Lan sarà proprio ritrovare questi 9 miliardi di dollari, “ripuliti” da società ombra.

 

A cura di Michela De Marchi Giusto

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