«Vi sono mancato?». Così ha esordito l’ex presidente Donald Trump a Orlando, in Florida, dove nella serata di ieri – domenica 28 febbraio – ha parlato per la prima volta in pubblico dopo aver lasciato la Casa Bianca. L’occasione per tornare sotto i riflettori è stata la Conservative Political Action Conference (CPAC), il consueto ritrovo annuale organizzato da politici e attivisti repubblicani.
Il partito repubblicano davanti a un bivio
Nella sua prima uscita pubblica da ex presidente, Trump ha accantonato l’idea di lanciare un nuovo progetto politico, rinforzando la propria presa sul Partito Repubblicano e aprendo alla possibilità di candidarsi per un altro mandato nel 2024. Dopo la sconfitta alle ultime presidenziali, infatti, il GOP si trova alle prese con un’aspra divisione interna fra i sostenitori del tycoon e l’ala più moderata del partito, che al momento si trova in netta minoranza.
«Il partito repubblicano è unito», ha dichiarato invece l’ex Presidente. «La sola divisione che vediamo è tra una manciata di mediocri politici dell’establishment di Washington e tutto il resto del Paese». Nel mirino di Trump e dei suoi sostenitori sono finiti soprattutto i parlamentari che lo scorso gennaio hanno votato per la condanna del tycoon nel processo di impeachment.
La divisione dei Repubblicani, però, non si è fermata ai soli membri del Congresso ed è arrivata a coinvolgere anche gli elettori. Un recente sondaggio condotto da Politico, infatti, mostra che il 59% degli elettori repubblicani vorrebbe che Trump «avesse un ruolo prominente» nel futuro del partito, mentre il 54% sarebbe disposto ad appoggiarlo alle prossime primarie presidenziali.
Gli attacchi a Biden
Per Trump, il discorso alla Cpac è stata l’occasione perfetta anche per parlare del suo successore, Joe Biden, e del suo primo mese di presidenza.
«Tutti sapevamo che sarebbe andata male, ma nessuno di noi immaginava che sarebbe andata così male», ha sentenziato Trump, dimostrando di non voler abbandonare i toni enfatici e sopra le righe che hanno contraddistinto la sua presidenza.
Durante il suo intervento, il tycoon ha accusato il presidente democratico di aver riaperto i confini con il Messico, distrutto posti di lavoro e danneggiato l’economia. «Nel giro di nemmeno un mese, siamo passati da America first ad America last. Joe Biden ha vissuto il peggior primo mese da presidente nella storia moderna».
Nonostante la deludente sconfitta delle ultime presidenziali, dunque, Donald Trump continua a tenere fra le mani il destino del Partito Repubblicano, che fatica a trovare nuovi leader capaci di guidare questa nuova fase di transizione.