E’ stato raggiunto un accordo sul budget al Senato, necessario per evitare il rischio di “shutdown” o chiusure parziali degli uffici e dei servizi pubblici paventate dal presidente Trump. Lo hanno annunciato i leader repubblicano Mitch McConnell e democratico Chuck Schumer. Il compromesso prevede fondi per 300 miliardi di dollari destinati alla Difesa e alle spese sociali. Ora si attende una rapida approvazione da parte della Camera, per poi presentare il piano alla Casa Bianca.
L’aumento di spesa potrebbe provocare un ulteriore aumento del deficit e del debito, già previsto in crescita di 1500 miliardi nei prossimi dieci anni a causa della riforma delle tasse. L’accordo di budget prevede 80 miliardi di aumento della spesa militare rispetto al budget in vigore quest’anno, quindi altri 85 l’anno successivo. La spesa sociale salirà invece di 63 miliardi nel 2018 e di 68 nel 2019. Venti miliardi dell’incremento dei fondi domestici saranno destinati ai progetti di nuove infrastrutture, mentre sei miliardi saranno investiti per l’assistenza all’infanzia. Infine, 4 miliardi saranno dedicati alle cure per i veterani di guerra.
Non sono stati risolti tutti i temi caldi: manca un accordo sull’immigrazione, perciò i cosiddetti Dreamers, i clandestini arrivati negli Usa da bambini, perderanno le loro protezioni legali il prossimo 5 marzo, come richiesto dal presidente Trump. Senza accordi, potrebbero essere espulsi anche 1000 clandestini al giorno.
Polemica anche per il Pentagono: Donald Trump, rimasto impressionato dalla parata militare francese nel giorno dell’anniversario della presa della Bastiglia, avrebbe ordinato di preparare un’analoga manifestazione, idea bollata come un irresponsabile spreco di risorse dai democratici. (af)