La Commissione europea ha il suo nuovo presidente: con 383 voti favorevoli, 327 contrari e 22 astenuti, Ursula von Der Leyen è stata eletta durante l’assemblea plenaria del Parlamento, riunito a Strasburgo il 16 luglio.
Non proprio una vittoria schiacciante la sua, che per soli nove voti è riuscita a ottenere l’incarico. Decisivo il favore accordatole dal Movimento 5 stelle – con i suoi 14 europarlamentari – soprattutto dopo il rifiuto della Lega che considera l’ex ministro della difesa «espressione dell’establishment attuale e quindi non rappresenta un segnale di cambiamento», come ha spiegato in una nota Luisa Regimenti, eurodeputata della Lega.
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— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 16, 2019
Ma nonostante l’esigua maggioranza, il discorso di von der Leyen è carico di speranza e progetti per i prossimi cinque anni di lavoro. «È tornato il momento di combattere per difendere l’Europa», dichiara in aula, rivolgendosi tacitamente ai sovranisti e agli avversari.
«Signora von der Leyen mi complimento a nome del Parlamento per la sua elezione – si congratula il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli – I prossimi anni saranno molto importanti per il futuro dell’Unione, possiamo affrontarli con successo solo se ci sarà una stretta cooperazione fra le istituzioni europee».
“Abbiamo bisogno di una Commissione che scommetta sulla solidarietà tra i paesi”.
Alcune riflessioni sull’elezione di von der Leyen e sulle mie prime settimane da Presidente del Parlamento europeo: https://t.co/xBThzW2sdp su @HuffPostItalia pic.twitter.com/Tb9Djarcit— David Sassoli (@EP_President) July 17, 2019
Con naturalezza alterna l’inglese, il francese e il tedesco, «Lebe Europa. Vive l’Europe. Long live Europe». Sarà pure la prima donna ad assumere l’incarico. Sarà pure mamma di sette figli, con due lauree sul curriculum. Ma Ursula von der Leyen non è solo questo e sembra volerlo chiarire proprio lì, davanti a tutti.
Altrettanto esigente è l’agenda per l’Europa che ha presentato: più quote rosa da un lato e più attenzione al verde dall’altro.
«Credo che l’Europa debba avere una voce sola nel mondo e più unita – e ha bisogno di agire in fretta».
Ma quali saranno gli obiettivi dei prossimi cinque anni? Ecco il programma in 10 punti:
1. Maggiori investimenti sostenibili e nuovo frontiere per la battaglia alle microplastiche
2. Emissioni dimezzate di CO2 per il 2030
3. Revisione degli accordi di Dublino e un ruolo più attivo al di fuori dell’Europa
4. 10.000 agenti di frontiera per fermare i migranti, entro il 2024 e lotta ai trafficanti
5. Investimenti nei paesi d’origine dei migranti per migliorare le loro condizioni e corridoi umanitari
6. Trasformazione tecnologica della Commissione europea e più investimenti nella formazione digitale dei giovani
7. Trasformazione dello Youth Guarantee in uno strumento permanente di lotta alla disoccupazione giovanile
8. Uguaglianza di genere sul lavoro, nella sicurezza, nella sfera privata
9. Salario minimo per tutti i lavoratori UE
10. Tassa per le “Big Tech Companies”, definita una priorità
«Questa è la mia visione di un’Europa che si impegna di più. Lotterò per tutte le idee che ho presentato qui e tenterò di avere quanti più consensi possibili per realizzarle».
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I believe #Europe should have a stronger and more united voice in the world – and it needs to act fast. pic.twitter.com/iP8TcaNIoR
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 16, 2019