Domenica 21 gennaio alcuni proiettili di artiglieria hanno colpito un mercato di Donetsk, nel sud-est dell’Ucraina. Il bilancio sarebbe di almeno 27 morti, uno degli episodi più gravi degli ultimi mesi di conflitto. Le autorità locali filo-russe hanno puntato il dito contro Kiev, che però ha negato ogni responsabilità.
Le accuse di Mosca e dei filo-Putin
«Dove sono gli obiettivi militari? È un semplice mercato». «Ho visto il fumo, ho sentito persone urlare e una donna piangere». Sono solo alcune delle denunce che arrivano dai residenti del quartiere Tekstilshchik, distretto commerciale a ovest della città. A soli 8 chilometri dal fronte. Sui suoi canali Telegram, il leader filo-Mosca della regione Denis Pushilin ha dichiarato che oltre ai 27 deceduti ci sarebbero anche 25 feriti. Di questi 2 sono bambini. E ha addossato le colpe sull’artiglieria ucraina.
«L’attacco è stato sferrato quando il luogo era più affollato. È un atto di terrore barbarico», le parole del sindaco di Donetsk Aleksei Kulemzin. Anche il ministero degli Esteri russo ha denunciato l’attacco. Affermando che «le minacce alla sicurezza e gli atti di terrorismo non dovrebbero essere commessi dal territorio dell’Ucraina». Poi le dure critiche alla gestione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Questi attacchi da parte del regime di Kiev dimostrano chiaramente la sua mancanza di volontà politica verso il raggiungimento della pace e verso la risoluzione di questo conflitto con mezzi diplomatici».
Russia calls Donetsk market shelling 'terrorist act' pic.twitter.com/QCnWpzQg52
— CGTN America (@cgtnamerica) January 21, 2024
La Russia, che controlla la città di Donetsk dal 2014, ha respinto una controffensiva ucraina verso la città di Bakhmut. L’obiettivo dell’azione – fallita – era la riconquista di ulteriori territori nel sud e nell’est del Paese. In autunno Mosca aveva intensificato la propria offensiva verso le città di Marinka e Avdiivka, vicine alla periferia occidentale di Donetsk. L’esercito ucraino ha dichiarato nelle ultime settimane di aver ritirato le sue forze dalla prima delle due. Una piccola vittoria su un fronte finora disastroso per l’armata russa.
La risposta di Zelensky e le reazioni internazionali
Le autorità ucraine hanno reagito alle dirette accuse di Mosca negando ogni coinvolgimento nell’attacco. Tramite un comunicato stampa diffuso anche su Facebook, il gruppo militare Tavria ha escluso «qualunque impegno in operazioni di combattimento con l’uso di mezzi d’attacco». Riaffermando il loro modus operandi: attaccare solo obiettivi militari per evitare di colpire i propri cittadini nei territori definiti ‘temporaneamente occupati’. E alle accuse del Cremlino di aver bombardato il mercato con armi fornite dall’Occidente, hanno risposto: «Donetsk è l’Ucraina».
Anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha posto la sua attenzione sul bombardamento del mercato. «Bisogna condannare fermamente tutti gli attacchi contro i civili e le loro infrastrutture, compreso quello odierno della città di Donetsk in Ucraina».