L’emittente televisiva statunitense ABC News ha patteggiato con Donald Trump per evitare di andare a processo con l’accusa di diffamazione. Il canale tv deve pagare al presidente eletto 15 milioni di dollari. Il patteggiamento è stato concluso prima che le due parti deponessero sul caso la settimana prossima.
Il precedente
La disputa è nata dopo un’intervista condotta da George Stephanopoulos alla deputata repubblicana Nancy Mace il 10 marzo scorso. Il giornalista aveva ripetuto più volte (dieci), nel programma “This Week”, che Trump era stato “condannato per stupro” nel processo civile intrapreso dalla scrittrice E. Jean Carroll. In realtà il tycoon è stato ritenuto colpevole per il reato di abuso sessuale, diverso dal crimine di stupro. La diversità tra i due illeciti è sul tipo di contatto fisico, in entrambi i casi con la mancanza del consenso dell’altra persona coinvolta.
Donald Trump, in seguito alla messa in onda, ha fatto causa affermando che le frasi dell’anchorman del canale televisivo erano false, intenzionali e progettate per creare danni.
La differenza tra i due reati
Per la legge di New York un individuo è colpevole di abuso sessuale quando sottopone qualcuno a contatti sessuali senza il suo consenso. Per contatto sessuale si intende “qualsiasi contatto con le parti sessuali o altre parti intime di una persona allo scopo di gratificare il desiderio sessuale di una delle parti”.
Invece, un individuo è responsabile di stupro quando costringe la vittima ad un rapporto sessuale senza il suo consenso. Perché sussista il reato di stupro ci deve essere la penetrazione, anche minima, nell’apertura vaginale.
Le scuse pubbliche del canale tv
ABC News dovrà fare delle scuse pubbliche: una dichiarazione sul loro sito in cui esprime il rammarico per le parole di Stephanopoulos. I 15 milioni saranno donati in beneficenza a una fondazione presidenziale o ad un museo scelto dal futuro presidente in carica degli Stati Uniti. La rete pagherà anche 1 milione di dollari per rimborsare le spese legali che ha dovuto sostenere Donald Trump.
A cura di Maria Sara Pagano
