Trump annuncia dazi all’Ue. La replica: «Noi una manna per gli Stati Uniti»

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Durante la prima riunione con i ministri, Donald Trump ha parlato di dazi sulle merci provenienti dall’Unione Europea, ulteriore tassello della politica protezionistica già annunciata nei confronti di Cina, Messico e Canada. Ma l’Europa non ci sta e si prepara a reagire.

La minaccia di nuovi dazi

C’era anche Elon Musk al consiglio dei ministri del presidente Trump. E non avrebbe potuto essere diversamente: tra i più fidati consiglieri di Trump, il miliardario sudafricano è anche a capo del Doge, il dipartimento dell’efficienza governativa voluto dal presidente per tagliare le spese. Nel pieno del suo ruolo, Musk ha esposto la sua posizione sulla gravosa questione del deficit americano («Dobbiamo agire altrimenti l’America farà bancarotta»), ma non è stato questo il tema più caldo della riunione.

Elon Musk si è presentato indossando un cappellino con lo slogan “Maga” e una maglietta con la scritta “Tech support”

A scaldare gli animi di milioni di cittadini del vecchio continente sono gli ennesimi dazi annunciati da Trump, questa volta diretti proprio contro l’Europa. Il presidente americano non ha dato molti elementi, ma si è limitato a dire che «è stata presa una decisione». E ha aggiunto che «in termini generali i dazi saranno del 25% sulle auto e su tutte le altre cose». Quasi a giustificarsi, il tycoon ha poi ribadito il suo amore per l’Europa, ma ha confessato anche che questo non basta. E a proposito dell’Ue ha detto: «Siamo onesti: è stata formata per fregarci e hanno fatto un buon lavoro in questo, ma ora ci sono io alla presidenza».

Trump è rimasto vago anche rispetto alle tempistiche di entrata in vigore dei dazi. Se per Messico e Canada le misure scatteranno il 2 aprile, per l’altra sponda dell’Atlantico i dettagli della stangata «saranno annunciati a breve».

L’Ue replica: «Siamo stati una manna per gli Stati Uniti»

La risposta dell’Ue non si è fatta attendere ed è arrivata tramite un portavoce della Commissione. «L’Ue reagirà con fermezza e immediatezza contro le barriere ingiustificate al commercio libero ed equo, anche quando le tariffe vengono utilizzate per contestare politiche legali e non discriminatorie». Lo stesso portavoce ha poi respinto al mittente le accuse: «L’Ue proteggerà sempre le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dai dazi ingiustificati. Siamo il più grande mercato libero del mondo. Ed l’Ue è stata una manna per gli Stati Uniti».

Richiamando l’importanza del commercio transatlantico, Bruxelles ha aggiunto: «Gli investimenti statunitensi in Europa sono altamente redditizi. Le aziende americane sono state in grado di investire e generare entrate sostanziali proprio perché l’Ue è un grande mercato unificato che fa bene agli affari». E ha concluso con un appello alla cooperazione: «Dovremmo lavorare insieme per preservare queste opportunità per la nostra gente e le nostre aziende. Non gli uni contro gli altri». Un concetto forse non condiviso dal presidente degli Stati Uniti, apparso molto lunatico negli ultimi giorni sul fronte delle relazioni internazionali.

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