Tensioni tra Santa Sede e Israele: le dichiarazioni del Cardinale Parolin

La Chiesa pone da sempre l'accento sulla sofferenza di tutte le vittime dei conflitti, siano esse israeliane o palestinesi.

Parolin contro Israele. L’anniversario dei Patti lateranensi – lo storico accordo tra Stato italiano e Chiesa – del 13 febbraio 2024 è stato l’occasione per scatenare una polemica sulla questione israelo-palestinese. Al centro, le parole del Segretario di Stato della Santa Sede, il Cardinale Pietro Parolin: Tutti siamo sdegnati per quello che sta succedendo, per questa carneficina».

Da una parte, il Vaticano conferma una «condanna netta e senza riserve di quanto avvenuto il 7 ottobre. Una condanna di ogni tipo di antisemitismo». Ma, allo stesso tempo, il Cardinale ha ribadito la necessità che «il diritto alla difesa di Israele, che è stato invocato per giustificare questa operazione, sia proporzionato. E certamente – conclude Parolin – con 30mila morti non lo è».

La reazione israeliana

«Deplorevole la dichiarazione del cardinale Parolin sulla risposta di Israele a Gaza». Così si è espresso l’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Raphael Schutz. In una nota, l’ambasciata israeliana ha sostenuto che i civili di Gaza hanno «partecipato attivamente» all’attacco del 7 ottobre e ha attribuito la responsabilità della morte e distruzione esclusivamente a Hamas, difendendo le azioni dell’esercito israeliano come conformi al diritto internazionale.

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L’ambasciatore israeliano Raphael Schultz alla Santa Sede in udienza privata da Papa Francesco

Schultz ha anche paragonato i tassi di vittime civili nelle operazioni militari in Siria, Iraq e Afghanistan con quelli di Gaza, sottolineando una proporzione di vittime civili inferiore.

Il commento dell’Osservatore Romano

La Chiesa sembra appoggiare in tutto e per tutto le dichiarazioni forti di Parolin. Tanto che il 14 febbraio, per la prima volta dal 1861, l’Osservatore Romano ha inserito in prima pagina una vignetta sulla questione. L’immagine (che potete vedere qui sotto) è accompagnata da un editoriale che sostiene con forza le parole del Cardinale.

Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media vaticani, ha ribadito che la posizione della Chiesa è sempre a favore delle vittime. Il giornalista ha citato il paragone con le opinioni della scrittrice ebrea Edith Bruck, che riflettono una visione simile. La Chiesa, infatti, pone da sempre l’accento sulla sofferenza di tutte le vittime dei conflitti, siano esse israeliane o palestinesi.

La risposta di Parolin

Alla conclusione del mercoledì delle ceneri, il Cardinale Parolin non ha voluto commentare le recenti tensioni tra la Santa Sede e Israele. Dopo la cerimonia presieduta da papa Francesco, interpellato dai giornalisti, si è limitato a dire: «Non ho letto le dichiarazioni». Il Segretario di Stato si riferiva alle critiche mosse dall’ambasciata israeliana guidata da Raphael Schutz.

Lo scambio secco di commenti evidenzia un momento di tensione. Nonostante l’attacco verbale, il Vaticano mantiene una posizione di imparzialità. Insomma, la Santa Sede si trova nuovamente al centro di una delicata questione internazionale, cercando di bilanciare la sua condanna alla violenza con l’appello a una risposta proporzionata e giusta alle aggressioni.

Andrea Carrabino

Braidese per nascita, milanese per scelta. Laureato prima in Scienze Politiche e poi in Scienze del Governo. Amo la politica, ma non la vivrei. Juventino sfegatato e amante delle serie tv e del cinema. Toglietemi tutto, ma non The Office

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