SPARATORIA A WASHINGTON: DUE SOLDATI FERITI E TRUMP INVIA ALTRI 500 MILITARI

Il 26 novembre 2025 un ventinovenne afghano ha aperto il fuoco contro i membri della Guardia Nazionale (il principale corpo di riservisti dell’esercito) a Washington. L’attacco è avvenuto alle 14.20 ora locale vicino all’ingresso della stazione metro Ferragut West, in una zona residenziale a 500 metri dalla Casa Bianca. Il presidente Donald Trump condanna l’accaduto e aumenta la stretta sulla sicurezza.

LA DINAMICA

«L’animale che ha sparato ai due membri della Guardia Nazionale – ha scritto il tycoon su truth- è rimasto gravemente ferito (…) ma in ogni caso pagherà un prezzo molto alto». Secondo la ricostruzione della polizia di Washington, i militari stavano svolgendo un servizio di pattugliamento quando un uomo è sbucato da un angolo di strada puntando un’arma e sparando almeno cinque colpi contro di loro e ferendone due alla testa. Il sospettato, senza documenti, è rimasto ferito dagli spari con cui i soldati si sono difesi. Secondo le autorità non si tratterebbe di un attentato, ma di un deliberato attacco contro la Guardia Nazionale.

Dopo l’incidente la Casa Bianca è stata messa in “Allerta rossa”, il livello di sicurezza che scatta quando c’è il pericolo di vita. Anche i voli al Reagan National Airport di Washington sono stati bloccati e altri aerei hanno aspetto circa trenta minuti nei cieli sopra il Maryland e la Virginia in attesa del via libera per l’atterraggio. L’emergenza è calata già mezz’ora dopo gli spari, quando il livello è diventato arancione.

STRETTA SUI MIGRANTI

The Donald l’ha definito «Un atto di malvagità, di odio e di terrore. Un crimine contro la nostra intera nazionale», accaduto alla viglia del Giorno del ringraziamento. Secondo Fox News, il cittadino afghano sospettato aveva lavorato in passato con le forze armate americane in Afghanistan e poi con l’esercito e la CIA. Sarebbe arrivato nel Paese grazie ai permessi speciali forniti dall’amministrazione di Joe Biden dopo il ritiro caotico delle truppe USA dall’Afghanistan nel 2021.

Militari americani dopo la sparatoria a Washington

Immediato l’attacco del presidente contro gli avversari dem: «Ora riesamineremo ogni singolo straniero che è entrato nella nostra nazione dall’Afghanistan sotto la presidenza Biden». E così è stato: è scattata subito la sospensione immediata di tutte le domande di immigrazione presentate da cittadini afghani, come ha comunicato anche l’account ufficiale dei Servizi per la Cittadinanza e l’Immigrazione degli Stati Uniti. Tutte le procedure di asilo saranno congelate «In attesa di un’ulteriore revisione dei protocolli di sicurezza e dei controlli dei precedenti».

RAFFORZAMENTO SICUREZZA

Oltre alla stretta sull’immigrazione afghana, Trump ha confermato di aver chiesto lo schieramento di altri 500 militari nella capitale per incrementare la sicurezza. «Renderemo l’America totalmente sicura di nuovo, e consegneremo l’autore di questo barbaro attacco a una giustizia rapida e certa, se i proiettili che vanno nella direzione opposta non l’hanno già fatto», ha dichiarato Trump, utilizzando quanto accaduto anche come pretesto per portare avanti il suo piano di posizionamento dei soldati della Guardia Nazionale nelle principali metropoli americane.

Uno dei due soldati feriti durante la sparatoria a Washington

Quello della Guardia Nazionale in città è un tema caldo che va avanti da mesi. Lo scorso giugno Trump ha preso il controllo militare di 2mila soldati della Guardia Nazionale per sedare le proteste anti deportazione degli immigrati a Los Angeles, scavalcando l’autorità dello stato della California, cosa che non succedeva dal 1965. Il 29 settembre lo stato dell’Oregon ha fatto causa al tyccon per impedirgli di inviare la Guardia Nazionale a Portland. E ancora, il 5 ottobre Trump ha autorizzato l’invio di 300 soldati anche a Chicago, la quinta città dopo Los Angeles, Washington, Memphis e la stessa Portland.

LA GUARDIA NAZIONALE

La Guardia nazionale è una forza militare composta da circa 430mila soldati che normalmente lavorano come civili – insegnanti, poliziotti, operai – ma possono essere chiamati a prestare servizio militare. Questi soldati sono diversi dall’esercito federale, perché dipendono ognuno dal proprio stato americano. Come afferma il “Posse Comitatus Act” del 1878, la Guardia Nazionale non può svolgere funzioni di polizia all’interno del territorio nazionale. Solo in situazioni eccezionali (“illegali intralci, combinazioni, assemblaggi o ribellioni contro l’autorità degli Stati Uniti”) la forza statale può diventare federale, e quindi può essere impiegata dal presidente. In questo caso entra in gioco l’“Insurrection Act”.

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