Russia, Putin dà il via alla parata per il “Giorno della Vittoria”

Ottant'anni fa la vittoria dell'Unione Sovietica contro la Germania nazista

Ottant’anni dalla vittoria dell’Unione Sovietica contro la Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale. Oggi, venerdì 9 maggio, Mosca ospiterà la parata militare per celebrare il “Giorno della Vittoria”. Per l’occasione Vladimir Putin ha annunciato un cessate il fuoco unilaterale di tre giorni, dall’8 al 10 maggio. Le autorità di Kiev hanno però risposto che bombardamenti non si sono interrotti, sia in territorio russo che ucraino. Tra martedì e mercoledì sono stati abbattuti cinquecento droni nello spazio aereo russo. E quattro aeroporti di Mosca sono stati chiusi, creando disagi a oltre sessantamila persone.

La propaganda di Putin

«La Russia nel suo insieme» sostiene l’offensiva in Ucraina, ha detto Putin nel giorno della parata. «L’insieme del Paese, la società, il popolo sostengono i partecipanti all’operazione militare speciale» in Ucraina, ha dichiarato il leader del Cremlino. Che poi ha assicurato che la Russia «è stata e sarà una barriera indistruttibile contro il nazismo, la russofobia, l’antisemitismo».

In passato, la “Giornata della Vittoria” è stata dedicata ai circa venticinquemila soldati e civili morti durante la Seconda Guerra Mondiale. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, però, è una grande occasione di propaganda. Putin ha infatti inquadrato la guerra contro Kiev come una continuazione di quella che i russi chiamano la Grande Guerra Patriottica.

Venti leader mondiali a Mosca

Nonostante gli attacchi di questi giorni, a Mosca sono arrivati venti leader alleati di Putin. Tra gli altri, i capi di Stato di Bielorussia, Zimbabwe, Cuba e Azerbaijan. Ci saranno anche Robert Fico, primo ministro slovacco, e Aleksandar Vucic, presidente serbo. Ma anche il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva e quello cinese Xi Jinping parteciperanno alla cerimonia

La presenza del partner cinese conferma il sodalizio politico e militare tra Mosca e Pechino. Secondo fonti cinesi, prima della parata Putin e Xi hanno tenuto due round di colloqui e hanno avuto anche una chiacchierata informale sulla guerra in Ucraina.

Alessandro Dowlatshahi

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano, chiudendo il mio percorso accademico con un lavoro di ricerca tesi a Santiago del Cile. Le mie radici si dividono tra l’Iran e l’Italia; il tronco si sta elevando nella periferia meneghina; seguo con una penna in mano il diramarsi delle fronde, alla ricerca di tracce umane in giro per il mondo.

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