Lo spauracchio del nucleare non dà cenno di placarsi. Russia, Corea del Nord e Cina per dirne tre. Le minacce e le tensioni, certo non ai livelli psicotici della Guerra Fredda, sono ritornelli che tornano sempre più spesso. Con la nuova frontiera dello spazio ancora tutta da conquistare. Proprio in questa direzione ‘futuristica’ si stanno muovendo le Nazioni Unite, nel tentativo – forse disperato o forse visionario – di regolamentare qualcosa allo stato germinale.
I timori di Tokyo e Washington
La proposta arriva da Giappone e Stati Uniti. Una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che inviterebbe tutte le nazioni a non dispiegare – e addirittura a rinunciare di sviluppare – armi nucleari ultra-atmosferiche. «Qualunque posizionamento di un’atomica nell’orbita terrestre sarebbe senza precedenti, pericoloso e inaccettabile», sono le parole di Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice statunitense presso l’organizzazione intergovernativa.
Un’accelerazione che sembra una risposta diretta alla rielezione a presidente di Vladimir Putin e alle rivelazioni di Mike Turner, capo della House Intelligence Committee, di un mese fa. Secondo il deputato americano, Mosca avrebbe infatti compiuto enormi avanzamenti tecnologici nello sviluppo di un sistema nucleare. L’obiettivo? Minare la sicurezza della fitta rete di satelliti occidentali. Ma forse anche qualcos’altro. Poco conta la lampante violazione dell’Outer Space Treaty del 1967. E, forse comprensibilmente, contano ancora meno le rassicurazioni del presidente russo riguardo all’assenza di un programma di sviluppo in quel campo.
Un nuovo Oppenheimer
Yoko Kamikawa, ministro degli Esteri giapponese e presidente dell’ultima riunione del Consiglio, ha ricordato il clima soffocante dello scorso secolo. Un «ambiente conflittuale», quello della Guerra Fredda, che ha portato proprio alla necessità dell’Outer Space Treaty. E che ora sembra ormai un lontanissimo ricordo. Da qui la necessità, come ha sottolineato Thomas-Greenfield, di far aderire tutti gli Stati membri alla nuova risoluzione. E di intraprendere dialoghi costruttivi con Pechino e Mosca per il controllo degli armamenti.
La notizia della delibera non è stata accolta con entusiasmo dal Cremlino. Il vice ambasciatore russo negli Stati Uniti Dmitry Polyansky ha definito la proposta «un’ennesima trovata propagandistica di Washington, molto politicizzata e distaccata dalla realtà». Di tutt’altro avviso il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres: «Le tensioni geopolitiche e la sfiducia hanno fatto salire al massimo il rischio di guerra nucleare. L’umanità non può sopravvivere al sequel di Oppenheimer». Un riferimento diretto alla pellicola pluripremiata e al discorso del suo protagonista Cillian Murphy alla cerimonia degli Oscar. «Abbiamo fatto un film riguardo all’uomo che ha inventato la bomba atomica. Nel bene e nel male, viviamo tutti nel mondo di Oppenheimer».