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È caos in America e nel resto del mondo. I dazi voluti dal presidente americano Donald Trump hanno scatenato una guerra commerciale con conseguenze che non risparmiano nessuno. Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare, facendosi sentire con lo slogan “Hands off!”.
LE MANIFESTAZIONI IN AMERICA
Il 5 aprile negli USA si sono svolte oltre 1200 manifestazioni di protesta. Dalla Fifth Avenue di Manhattan alla Chicago Daley Plaza, fino a circondare il monumento di George Washington a due passi dalla Casa Bianca. Ma anche nelle piccole città come St. Augustine in Florida e Anchorage in Alaska la situazione non era diversa. Si tratta della più grande mobilitazione anti-Trump e anti-Musk da quando il tycoon è tornato alla Casa Bianca.
È stata organizzata dal movimento “Hands Off!” (Giù le mani), diventato poi lo slogan delle proteste, in collaborazione con decine di organizzazioni. Scesi in piazza, cartelli alla mano, i cittadini americani hanno criticato le nuove misure economiche volute da Trump, che causano ripercussioni negative anche su di loro. Difficile stimare l’esatto numero di persone che ha partecipato, ma, secondo gli organizzatori, gli iscritti sarebbero circa 600mila.
CRITICA AL GOVERNO TRUMP
Le manifestazioni sono diventate il pretesto per contestare in generale la politica trumpiana dall’inizio del suo secondo mandato. A partire dai posti di lavoro nella pubblica amministrazione tagliati da Elon Musk, capo del “Department of government efficency” (Doge). Tanto che sui cartelloni si legge “Nutri le persone, mangia i ricchi” e “Deportazione di Elon Musk”, anche se Donald Trump ha confermato le indiscrezioni giornalistiche secondo cui il proprietario di Tesla lascerà l’amministrazione statunitense nei prossimi mesi.

E ancora “giù le mani” dalla democrazia, dalla sanità, dalle politiche anti-immigrazione e dai diritti Lgbtq+ per cui il presidente americano ha intrapreso una vera e propria crociata. L’ultima trovata a riguardo è stata censurare le immagini che rimandano al tema dell’inclusione e della diversità, ordinando al Dipartimento della Difesa di cancellare ben 26mila immagini che promuoverebbero questi temi. Compresa la storica fotografia dell’areo che sganciò la bomba atomica sul Giappone, poiché il velivolo si chiamava “Enola Gay”, nonostante non c’entri nulla con la comunità Lgbtq+.
MASSIVE Anti-Trump uprising in NYC!! #HandsOff pic.twitter.com/Gb91kaPTKr
— Our Revolution (@OurRevolution) April 5, 2025
Tra le frasi simbolo sui cartelli portati in alto dalla folla: “Wake up and smell the coup” (Svegliatevi e sentite l’odore del golpe), “Trump golfs while Usa burns” (Trump gioca a golf mentre gli Usa bruciano), “Aren’t you tariffied?” (Non sei soggetto a dazi?). Nella protesta sembrano ritrovare forza i democratici che hanno tenuto anche dei mini comizi, tra questi Jamie Raskin, Maxwell Frost e Ilhan Omar, sfruttando a pieno il momento in cui il consenso al presidente Trump è solo del 43%. Si tratta della più grande protesta americana dal 2020, dopo i cortei organizzati dagli attivisti di «Black Lives Matter», in seguito all’omicidio di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis.
LA REAZIONE DEL RESTO DEL MONDO
L’indignazione e il malcontento non si fermano ai confini americani. In tutto il mondo le piazze sono state luogo di manifestazioni, ripercorrendo le orme di quelle viste nei 50 stati americani. Dal Canada al Messico, dalla Germania alla Francia, dalla Gran Bretagna al Portogallo. Viene chiesto a gran voce di porre fine alla guerra iniziata con i nuovi dazi lo scorso 2 aprile.

A Berlino i protestanti, davanti ad uno showroom Tesla, hanno mostrato cartelli che invitavano gli americani residenti in Germania a protestare. Anche nel centro di Londra centinaia di manifestanti si sono radunati a Trafalgar Square con striscioni dalle scritte emblematiche come “Scaricate Trump”. A Parigi circa 200 persone, per lo più americane, si sono date appuntamento a Place de la République, dove ci sono stati discorsi di denuncia contro il presidente Trump. Il tutto corredato da striscioni che promuovevano il rispetto dello stato di diritto, della democrazia e della libertà e frasi contro il fascismo.
In generale, si sta assistendo ad un ritorno della società civile sulla politica e sull’economia, smentendo la disaffezione a questi temi di cui la popolazione sembrava vittima.