Un gran cambiamento per la Namibia. Netumbo Nandi-Ndaitwah, del partito di governo South West Africa People’s Organisation (Swapo), sarà la prima donna a guidare il Paese dopo la vittoria delle elezioni presidenziali del 27 novembre. La leader ha ottenuto il 57% dei voti, mentre il principale rivale Panduleni Itula, dell’Independent Patriots for Change (Ipc), si è attestato al 26%.
Chi è Nandi-Ndaitwath?
Nandi-Ndaitwath sarà la seconda donna presidente di uno stato africano, dopo Ellen Eugenia Johnson Sirleaf che ha governato in Liberia, e la quinta presidente della storia della Namibia. Paese diventato indipendente nel 1990 dopo aver compiuto la lotta dall’emancipazione dell’apartheid. La leader entrò in parlamento alla fine del secolo scorso e negli anni ha ricoperto incarichi ministeriali.
Con posizioni conservatrici e contrarie all’aborto, è riuscita a diventare una figura popolare nel Paese grazie alla sua campagna elettorale. In particolare, si è impegnata ad affrontare il problema della disoccupazione creando 250mila posti di lavoro in cinque anni; a trasformare l’economia statale facendo leva sulle ricchezze minerarie interne e a ridurre la disparità sociale.
Le elezioni non riconosciute
Lo Swapo è un partito di ex liberatori che mantiene il potere in Namibia dalla sua indipendenza. Negli ultimi anni, però, ha registrato un calo di consensi e le elezioni si sono svolte in un clima di critiche e proteste. Nonostante la grande affluenza alle urne, del 76%, molti cittadini hanno lamentato problemi tecnici, come la mancanza di schede elettorali e il surriscaldamento dei tablet utili per l’identificazione degli elettori.
Ciò ha prorogato di tre giorni le votazioni in alcune aree del Paese. Inoltre, i partiti di opposizione hanno contestato i risultati, non riconoscendoli: l’avversario Itua ha denunciato le irregolarità elettorali, ovvero i ritardi alle urne, e farà ricordo alla giustizia.
Calo di voti: il problema dell’Africa meridionale
Il partito di Nandi-Ndaitwath ha vinto anche le elezioni legislative, ottenendo 51 seggi, ma perdendone molti rispetto alla vecchia formazione dell’assemblea nazionale. La tendenza negativa è una caratteristica dei paesi dell’Africa meridionale: i partiti che hanno portato alla liberazione degli stati e che hanno dominato per decenni, ora stanno perdendo la loro influenza.
Ne sono un esempio l’African National Congress in Sudafrica; la sconfitta del Partito democratico in Botswana dopo quasi sessant’anni di dominio; e le contestazioni per i risultati politici avvenute in Mozambico. Ora, quindi, Nandi-Ndaitwath dovrà fare i conti con molte sfide.
A cura di Michela De Marchi Giusto