Giovedì 13 aprile è morta Mary Quant, la stilista inglese che negli anni Sessanta inventò la minigonna. Si è spenta all’età di 93 anni nella sua casa a Surrey, vicino a Londra.
Quattro pollici sopra il ginocchio
Dame Barbara Mary Quant, classe 1930, è stata l’icona fashion della ribellione dei Swinging Sixties inglesi. Sono bastati quattro pollici – poco più di dieci centimetri – sopra il ginocchio per sconvolgere la moda del decennio precedente. La gonna a ruota e gli abiti da cocktail degli anni Cinquanta hanno lasciato il posto alla mini skirt sforbiciata.
La prima minigonna apparve nel 1963 nella vetrina di Bazaar, la boutique londinese che Quant aveva aperto al primo piano della sua casa a King’s Road.
Da rivenditrice di capi disegnati da altri e comprati all’ingrosso, diventò stilista autodidatta e cominciò a realizzare modelli a prezzi accessibili. I suoi clienti potevano dimenticare l’atmosfera formale ed elitaria di couturier e grandi magazzini. Dalle ragazze in cerca della minigonna perfetta agli artisti che amavano le chiacchiere, la musica e i free drink: il negozio di Quant era un punto d’incontro e di riferimento per giovani desiderosi di cambiamento.
Forme geometriche, linee, tessuti in plastica e vinile, pop art e fantasie futuristiche: le minigonne di Quant hanno anticipato di sessant’anni le tendenze contemporanee.
Il capo rivoluzionario, fra critiche e successi
La minigonna di Mary Quant, pratica e comoda da indossare, è stata tanto rivoluzionaria quanto criticata. Quei pochi centimetri di stoffa mancanti erano sovversivi, simbolo di emancipazione e libertà femminile. Ma il costume sociale e culturale dell’epoca li giudicava indecorosi. Tuttavia, icone femminili come Jackie Kennedy, Twiggy e Brigitte Bardot contribuirono al trionfo di questo capo.
L’invenzione di Quant si diffuse rapidamente fra le ragazze della Swinging London, riscuotendo un successo tale da permetterle di aprire una seconda boutique. Dopo lo sbarco nella lussuosa Brompton Road, la via dei grandi magazzini Harrods, la stilista approdò oltreoceano: nel 1963, lanciò la Ginger Group line, la collezione più economica da esportare negli Stati Uniti. La sua attività imprenditoriale proseguì con la creazione di una linea di cosmetici nel 1966 e di calzature l’anno successivo.
La fama della designer raggiunse anche la regina Elisabetta II, che nel 1966 le conferì l’onorificenza di Cavaliere della Corona Britannica, titolo riconosciuto l’anno precedente ai Beatles. Nel 2014, ricevette anche il riconoscimento di «Dame» Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico per i servizi alla moda britannica.