
È stato arrestato il conducente dell’auto che ieri, lunedì 26 maggio, a Liverpool ha fatto irruzione nella parata per la vittoria della Premier League. L’investimento ha causato venti feriti lievi e ventisette ricoverati, di cui due in gravi condizioni. Tra questi c’è un bambino.
Le possibili ragioni
Secondo gli inquirenti, non sono chiare le ragioni dell’atto, ma si escludono i motivi di terrorismo. Si tratta dunque di un «gesto isolato». Tra le possibili cause, si pensa a una reazione impazzita legata al fatto che fosse rimasto bloccato nel traffico, con alcuni tifosi che battevano sull’auto.
La paura di un attacco terroristico c’era comunque, almeno inizialmente. Per questo le autorità hanno subito precisato che l’uomo, cinquantatreenne, è «residente nella zona» e «bianco».
La scorsa estate sono circolate delle notizie false sull’omicidio commesso da Alex Rudakubana nei confronti di due bambine. In quella circostanza, il diciassettenne era stato vittima di attacchi diffamatori, del tipo «il killer è un immigrato».
La dinamica dell’investimento
Attorno alle 18 su Water Street, una strada del centro di Liverpool vicina al fiume Mersey, una grande automobile scura ha travolto diverse persone che stavano celebrando la vittoria della loro squadra di calcio. Dopo il primo impatto con la folla, l’auto non ha rallentato, ma anzi ha accelerato.
Diverse persone hanno provato a fermare l’auto con colpi sui finestrini e tirando oggetti. L’auto si è poi stoppata: stando alle persone presenti è accaduto tutto nel giro di una ventina di secondi. A quel punto sono arrivati immediatamente veicoli della polizia e ambulanze.
Con un comunicato il Liverpool ha espresso la sua vicinanza alle persone coinvolte nell’incidente. Ha aggiunto di essere in contatto con le autorità competenti e ha rimandato alcuni festeggiamenti in programma.